10 settembre 2021

Nocciole: da Asprocor moderata soddisfazione per il prezzo

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Tra i protagonisti di Macfrut 2021, il salone internazionale dell’ortofrutta che si è tenuto questa settimana a Rimini, non è mancata anche Asprocor, cooperativa piemontese di oltre 200 produttori corilicoli, con un fatturato che si attesta sui 25-30 milioni di euro.

“Quest’anno –rileva il presidente di Asprocor, Domenico Sacchetto, che è anche presidente di Op Piemonte- la produzione di nocciole è stata in flessione rispetto al 2020. A incidere in questa situazione è stato soprattutto il gelo, che nelle vallate più basse ha tolto anche un 50% del prodotto. Lo stesso gelo, peraltro, ha un po’ devastato tutta la nostra frutta: abbiamo infatti perso il 95% di 1.500 ettari di pere, il 70% di 3.500 ettari di pesche, il 70-80% di 800 ettari di susine e il 50-60% di 3.000 ettari di kiwi. Le poche notizie positive arrivano dai piccoli frutti, la cui produzione è in crescita, specialmente quella dei mirtilli (650 ettari), di more e lamponi (50 ettari), con prezzi molto buoni”.

Tornando alle nocciole, Sacchetto prosegue: “Quest’anno il prezzo si attesta sui 400 euro il quintale, rispetto ai 300 euro il quintale dello scorso anno. Possiamo dirci quindi moderatamente soddisfatti, in una realtà che conta ormai 21mila ettari di noccioleti”.

Mandorle in Piemonte, una coltura possibile

Ma c’è un’altra novità che sta venendo avanti, sempre in tema di frutta secca. “Cominciamo a vedere in Piemonte – spiega Sacchetto – alcuni impianti di mandorle. Al momento, sembra che queste piante rispondano bene a livello agronomico e quindi potrebbero essere molto interessanti, in vista di una eventuale sostituzione con vecchi impianti di pesche o di kiwi. La maggior parte degli impianti di mandorle è in collina – conclude Sacchetto – essendo una pianta che patisce il freddo, quindi in pianura dovrebbe soffrire in linea generale maggiori escursioni termiche”.

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