C’è grande attesa, nel Viterbese –la zona corilicola dove si producono i maggiori quantitativi di tutta Italia– per la campagna 2022, dopo i disastrosi risultati del 2021, fortemente condizionati dalle gelate tardive della scorsa primavera. Tra le realtà che stanno guardando con grande interesse al prossimo mese di agosto, quando appunto si inizierà con il nuovo raccolto, c’è Spiga Nocciole di Loiano di Gallese (Viterbo), che è anche un bell’esempio di imprenditoria al femminile, visto che alla guida – aiutata dai genitori – c’è la giovane Sonia Spiga.
“Possiamo dire – rileva Spiga – che non vediamo l’ora di archiviare l’annata 2021, che si è contraddistinta non solo per un drastico calo della produzione, dovuta ai noti problemi meteorologici, ma anche per una scarsa qualità del prodotto. Per quest’ultimo aspetto, ancora non siamo riusciti a comprendere le cause, pur consultandoci con l’agronomo che ci segue in campagna. In ogni caso, ora vedremo come andrà il nuovo raccolto, sul quale al momento nutriamo buone speranze”.
Spiga Nocciole, con i suoi 40 ettari di appezzamento, è una realtà di medie dimensioni nel panorama delle aziende corilicole italiane e si sta attrezzando anch’essa sempre di più per la trasformazione.
“Attualmente – spiega infatti ancora l'imprenditrice – parte del nostro prodotto lo vendiamo in guscio, mentre parte lo trasformiamo, producendo sia semilavorati per i clienti professionali, sia prodotti finiti per il consumatore finale, come creme spalmabili o nocciole ricoperte di cioccolato. Proprio nella trasformazione vediamo la strada da seguire, perché vendere prodotto in guscio è ben poco remunerativo. Va inoltre sottolineato che abbiamo iniziato a trasformare poco meno di quattro anni fa, e la situazione venutasi a creare con pandemia da Covid-19 non ci ha certo aiutato, anche se proprio in quel periodo, per continuare a proporre i nostri prodotti al consumatore finale, abbiamo lanciato le vendite on line tramite il nostro sito internet”.
La qualità dell’offerta, oltre che la trasformazione del prodotto, è un altro fattore sul quale Spiga insiste particolarmente. “Cerchiamo di proporre un prodotto sempre al massimo della sua freschezza – conclude Sonia Spiga – e, anche se non facciamo biologico, limitiamo comunque al massimo qualsiasi trattamento”.