Ripristinare i noccioleti esistenti, talvolta vetusti e poco produttivi, incrementare l'uso di pratiche innovative e sostenibili, accrescere la produzione siciliana. Sono questi gli obiettivi principali con cui è stato avviato in Sicilia il progetto della demo farm inaugurata, lo scorso giugno, a Sant’Angelo di Brolo, in provincia di Messina.
Nata dalla collaborazione tra Ferrero e la sua divisione Ferrero Hazelnut Company, e Korilsud srl, capofilla della rete d’imprese Sicilia in Guscio, la demo farm è stata pensata come un laboratorio a cielo aperto dove sperimentare e mettere in pratica idee e soluzioni.
Un nuovo modello produttivo
“Si tratta un noccioleto di circa mezzo ettaro, parte di un’azienda più grande, posto in una zona accessibile e ben visibile, ripristinato sotto la supervisione di Ferrero e coltivato secondo il suo disciplinare produttivo”, racconta a myfruit.it, Riccardo Ricciardello, amministratore dell’azienda agricola Korilsud srl che, insieme alla sorella, porta avanti l’impresa di famiglia specializzata, da ben quattro generazioni, nella produzione e commercializzazione di nocciole.
La Sicilia è l’unica delle regioni produttrici storiche in cui non c’è stato un incremento della superficie coltivata. È il risultato di difficoltà di coltivazione e di raccolta, ma è un trend che i produttori sono intenzionati a invertire.
In quest’ottica, la demo farm servirà a promuovere tecniche sempre più all'avanguardia, di precisione e a basso impatto ambientale: soluzioni che riguardano il miglioramento della fertilità dei suoli, la coltivazione, la raccolta, la gestione del post raccolta e la qualità delle produzioni.
“La demo farm è un modello produttivo e organizzativo per tutte le altre aziende agricole dell’isola a cui trasferire le conoscenze acquisiste”, spiega ancora Ricciardello. Previsti anche corsi teorici e pratici per tutti gli attori della filiera.
Il progetto: 500 nuovi ettari in sette anni
Il progetto va ad aggiungersi alla partnership già avviata con Ferrero che rientra nel progetto Nocciola Italia e che ha portato, nel 2021, alla nascita della rete d’imprese Sicilia in Guscio. Si sono così riunite 25 aziende produttrici di nocciole siciliane che puntano allo sviluppo dei noccioleti esistenti, ma anche alla creazione di nuovi.
L’obiettivo è arrivare a 500 ettari di nuovi impianti in sette anni. Predisposti già i primi campi.
Nel 2022 e nel 2023 sono state conferite circa 30 tonnellate. “Per quest’anno, vista la buona annata, speriamo di arrivare almeno a 100”, aggiunge Ricciardello. Un cambiamento storico per la Sicilia che non conferiva prodotto locale alla nota azienda dolciaria dal 1974.
Un mercato che può crescere
Dalla rete d’imprese, nel 2023 è nata l’Op Sicilia in Guscio che abbraccia 450 ettari di noccioleti tra le provincie di Messina e Catania, dove si concentra la maggiore produzione dell’isola.
La Sicilia vanta quasi 12mila ettari di noccioleto con una produzione di circa 8.700 tonnellate di nocciole l’anno, posizionandosi al quarto posto fra le regioni italiane in termini di capacità produttiva.
“La nocciola siciliana – conclude Riccardo Ricciardello - è molto apprezzata, soprattutto all’estero. È sempre più richiesta, tanto che a volte non riusciamo a coprire la domanda. Stiamo lavorando dunque al ripristino dei noccioleti siciliani e, tutti insieme, puntiamo alla crescita del comparto".