Il futuro del Gianduiotto guarda sempre più verso l’Igp, indicazione geografica protetta. A confermarlo è lo stesso Antonio Borra (nella foto), corilicoltore e titolare dell’azienda Reuccio di Bene Vagienna (Cuneo), nonché componente del Comitato Gianduiotto Torino Igp, costituitosi quattro anni fa sotto l’egida del maitre chocolatier Guido Castagna.
“Quella del Gianduiotto – rileva Borra – sarà peraltro una “Igp al quadrato”, dal momento che una volta ottenuta questa certificazione, avremo il primo caso di una Igp che prevede tra i suoi ingredienti un altro prodotto Igp, ovvero la Nocciola Piemonte della varietà Tonda Gentile Trilobata. I tempi per ottenere questa certificazione per uno dei cioccolatini più blasonati sono ormai maturi – prosegue Borra – tanto che siamo prossimi al deposito del disciplinare, il quale prevede appunto un’ampia percentuale esclusivamente di Nocciola Piemonte Igp”.
Parlando poi dell’andamento della campagna 2021, Borra aggiunge: “Quest’anno, come un po’ in tutta la nostra regione, abbiamo dovuto gestire un cosiddetto anno di scarica, quindi abbiamo registrato una produzione nettamente inferiore rispetto a quella dello scorso anno. Tra le cose positive c’è da notare che nella nostra zona, in Bassa Langa (dove Borra ha una quindicina di ettari di noccioleto, tutti certificati Piemonte Igp), il problema della cimice è in diminuzione ma, contestualmente, si sta spostando un po’ di più verso l’Alta Langa. La qualità del prodotto che c’è è quindi ottima. Unico neo è da rilevare nella pelabilità, decisamente inferiore rispetto allo scorso anno. Questo può creare qualche inestetismo quando si va a proporre alla vendita il prodotto tostato”.
Per quanto riguarda i canali di vendita, Borra spiega: “Con i nostri semilavorati, dalla farina, alla pasta, alla granella, ci rivolgiamo ai negozi specializzati, in particolare pasticcerie e gelaterie. Vogliamo tuttavia sempre di più aprirci anche al dettaglio, con creme spalmabili di alta qualità e altri prodotti finiti”.
Infine, il titolare dell’azienda Reuccio rimarca l’importanza di difendere e tutelare la vera Nocciola Piemonte Igp. “In circolazione – denuncia Borra – ci sono anche nocciole di altra provenienza che sono marcate come Piemonte Igp. Questo è molto grave perché mette a rischio naturalmente la nostra filiera e la nostra reputazione. Il problema si acuisce peraltro proprio in annate in cui c’è una maggiore scarsità di prodotto”.