La nocciola non significa solo granella, pasta o creme spalmabili. Per Roberto Cazzulo, titolare dell’azienda “L’Era della Nocciola” di Torre Bormida (Cuneo), nata nel 2015 e oggi già estesa su 13 ettari tutti certificati Piemonte Igp, la nocciola è diventata anche un’attrazione turistica. “Sono diverse le comitive che abbiamo accolto quest’anno – spiega Cazzulo – e siamo soddisfatti che ci sia stata una ripresa in questo senso, dopo le chiusure del 2020. Siamo praticamente agli inizi con questa esperienza, ma stiamo notando molto interesse. Portiamo i turisti in visita al nostro noccioleto, spieghiamo le particolarità della Nocciola Piemonte Igp e poi proponiamo loro una degustazione di nostri prodotti, comprese le praline in diversi gusti e i nostri abbinamenti tra nocciole e miele”.
Facendo poi il punto sulla campagna 2021, Cazzulo spiega: “Rispetto al 2020, la produzione è calata di circa il 30%, ma la qualità è ottima. I frutti infatti sono belli e non abbiamo registrato problemi di cimiciato. Siamo quindi sostanzialmente soddisfatti. La minore produzione è stata dovuta in parte alle gelate primaverili, in parte alla siccità”.
“L’Era della Nocciola” lavora nel proprio laboratorio interno ciò che produce in campagna. “Ci rivolgiamo sia agli operatori professionali (gelaterie, pasticcerie, ecc.) con granella, pasta e farina di nocciola – prosegue Cazzulo – sia al consumatore finale, con la nostra crema spalmabile e altri prodotti, come gli abbinamenti granella di nocciola e miele o nocciole tostate e miele. Inoltre, abbiamo come novità, anche per questo Natale, le nostre praline, declinate in quattro diverse versioni: caramello salato, lampone, curcuma e tè o cioccolato fondente, sempre con la base ovviamente di nocciola”.