Frutta a guscio ed essiccata

29 agosto 2024

Nocciole piemontesi, fissato il prezzo

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Tra 32 e 42 euro la tonnellata. E’ il prezzo fissato per la produzione di nocciole piemontesi per l’annata 2024. Una forbice ampia, poiché dalle prime verifiche la qualità della produzione appare disomogenea.

Ma è ancora presto per fare stime definitive: nelle Langhe è stato raccolto poco più del 10% del prodotto, nell’Astigiano e nell’Alessandrino circa la metà.

Quello che è certo è che i quantitativi quest’anno saranno bassi: dopo due anni di siccità, la mancanza di freddo in inverno e le piogge durante la fioritura e l’allegagione hanno compromesso la stagione.

Va poi precisato che le nocciole sono pagate al punto resa e in relazione anche al grado di umidità: il prezzo dunque varia in funzione della qualità della singola partita.

“Paradossalmente 32 euro sono troppi per brutte nocciole e 42 pochi per quelle belle - ha dichiarato Nicoletta Ponchione, vicepresidente di Asprocor e del Consorzio di tutela della nocciola Piemonte Igp - Ma tale forbice è stata concordata da tutti gli attori in causa”.

Una tradizione persa e ritrovata

Il prezzo per le nocciole piemontesi è stato battuto lo scorso 26 agosto in occasione della 165esima Fiera della Nocciola che si svolge ogni anno a Castagnole Lanze (Asti): a definirlo una commissione di esperti che ha trovato l’accordo per la definizione di un prezzo iniziale di riferimento per il mercato della nocciola.

Si tratta di una tradizione che negli ultimi due anni era stata interrotta: fino al 2021 la fiera è sempre stata il luogo in cui la filiera corilicola regionale si dava appuntamento per avere una prima indicazione sulle intenzioni di acquisto dell’industria, ma nel 2022 e 2023 l’annuncio del prezzo era stato sospeso per l’oggettiva difficoltà di individuare una cifra condivisa da produttori, cooperative, sgusciatori, trasformatori.

Il commento

“In presenza di una situazione molto complessa e che riguarda la previsione di scarsa quantità del prodotto che sta per essere raccolto o a raccolta appena avviata e che comunque presenta avvisaglie molto negative sulla situazione della corilicoltura piemontese e in particolare dei nostri territori, il lavoro della commissione è risultato estremamente difficile", ha precisato Mario Coppa, assessore delegato del Comune di Castagnole Lanze al Corriere di Alba Bra.

"L’esigenza di conciliare l’imprescindibile comportamento del mercato che sembra abbastanza insensibile all’aspetto quantitativo - ha aggiunto - l’incertezza ancora non chiarita circa la qualità in quanto pochi ancora i campioni presentati per la verifica, la preoccupazione di una redditività sempre più minata dalla lievitazione dei costi nella conduzione dei corileti, ha richiesto una valutazione complessiva molto approfondita e di non facile definizione".

"Tuttavia - ha concluso - una seria analisi delle problematiche ha consentito alla commissione un orientamento unanime che ha portato alla formulazione del prezzo annunciato lunedì nel corso della fiera”.

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