Venerdì 26 ottobre ad Agen, in Francia, avrà luogo l’annuale riunione prevista dal Trattato di cooperazione tra Unione Europea e Turchia. Questo incontro fornirà l’occasione, per le delegazioni presenti, di fare il punto sul mercato delle nocciole. Sarà, peraltro, un confronto a 360 gradi quello previsto di questo tema: non solo saranno valutati i dati dell’ultima campagna dal punto di vista quantitativo e commerciale, ma si parlerà anche del problema delle aflatossine e dei livelli contenuti nelle nocciole turche e nei prodotti derivati. Una questione di primaria importanza, questa, per milioni di consumatori europei, dal momento che proprio all’Europa sono destinati i maggiori quantitativi delle nocciole prodotte in Turchia. Attualmente è la Germania il primo acquirente, seguita da Francia e Italia.
Nello specifico, secondo il quotidiano Hürriyet Daily News, la Turchia ha esportato nel periodo settembre 2017 – settembre 2018 un quantitativo pari a 287.000 tonnellate di nocciole in 119 Paesi del mondo, facendo segnare un + 21% rispetto all’anno precedente, che era stato peraltro caratterizzato da un crollo di produzione a causa del maltempo. La nuova campagna di commercializzazione 2018, iniziata a settembre, ha visto appunto come principale acquirente l’Europa, con una quota del 77% sulle 25.220 tonnellate esportate.