05 febbraio 2021

Nocciole: una conferenza contro le produzioni intensive

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“Fermiamo i noccioleti intensivi” è il titolo della conferenza on line che Terra Madre Salone del Gusto ha organizzato per lunedì 8 febbraio alle 17.00.

“L’Italia – spiegano gli ideatori dell’iniziativa – è il secondo paese al mondo nella coltivazione delle nocciole. La precede solo la Turchia, che da sola realizza il 70% del prodotto mondiale. Le nocciole in Italia spopolano, con particolare riguardo per il Lazio, la Campania, il Piemonte. Sono piante relativamente facili da coltivare e molto richieste dall’industria alimentare. Se non che, dietro le monocolture di nocciole si celano i problemi di sempre.

Territori selvaggi eradicati per soddisfare le esigenze umane, impiego di fertilizzanti e diserbanti su larga scala, trasformazione radicale di interi paesaggi. Un ettaro di noccioleto coltivato in modo convenzionale rende fino a 50 quintali di nocciole, a fronte dei 15/20 quintali che si ottengono dalla coltivazione biologica, ma i due sistemi sono agli antipodi. In più, un noccioleto convenzionale subisce ogni anno sette o otto trattamenti di fitofarmaci per combattere i parassiti”.

Moderati da Manlio Masucci di Navdanya International, interverranno alla conferenza Gabriele Antoniella e Alice Rohrwacher di Comunità rurale diffusa, Maria Grazia Mammuccini presidente di Federbio, Moreno Botti del Distretto rurale del Valdarno Superiore, Mauro Agnoletti dell’Osservatorio regionale toscano sul paesaggio, Francesco Sottile dell’Università di Palermo e componente di Slow Food Italia, Stefano Mantellini dell’azienda biologica Capodimonte, Claudia Panichi e Sandra Masi di Mercatale – mercato coperto dei produttori di Montevarchi (Arezzo). Interverrà inoltre l'associazione di produttori del Pratomagno. Per ulteriori informazioni: https://terramadresalonedelgusto.com/

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