Il futuro della nocciola è dolce o salato? Oggi è sempre più difficile rispondere a questa domanda, a meno che non si opti per entrambe le soluzioni. Nel mondo della trasformazione, infatti, continuano ad aumentare coloro che, anziché perseguire la strada di nuove creme spalmabili ad alto contenuto di materia prima, preferiscono optare per una nocciola salata, arricchita con selezionate piante aromatiche e proposte nel settore dell’Horeca come idea per un aperitivo diverso e salutare.
Tra coloro che stanno già percorrendo questa strada con un alto grado di soddisfazione c’è Marco Sardo, titolare dell’azienda L’Arte della Nocciola di Toetto di Roddi (Cuneo).
“I nostri prodotti più apprezzati dal pubblico e più richiesti in particolare dalla nostra clientela professionale -spiega– sono le nocciole sgusciate e tostate e quelle salate e aromatizzate con rosmarino, salvia, menta, timo e maggiorana. Un’idea molto apprezzata specialmente per il momento dell’aperitivo e che, come azienda, curiamo nei minimi dettagli, impiegando ad esempio il sale di Cervia, che è migliore rispetto a molti altri”.
L’Arte della Nocciola, ovviamente, affianca a queste proposte anche altri prodotti, sia per il cliente business sia per il privato, che vanno dalle nocciole pralinate, ai baci di dama piemontesi, ai dolcetti “Brutti ma buoni”, fino a granella e farina.
La soddisfazione non manca. “Per quanto riguarda la produzione 2021 –riferisce Sardo- siamo ormai agli sgoccioli e stiamo per rimanere senza prodotto. Guardiamo fiduciosi alla nuova campagna, per la quale ci attendiamo quantitativi maggiori. Tra l’altro è piovuto e quindi non dovremmo avere problemi in questo senso. Anche la cimice, che già l’anno scorso era in regressione, quest’anno sembra non darà particolari problemi”.