Innovazioni, tecnologie e packaging

18 luglio 2024

Packaging in carta, Mustang ottimista sul mercato italiano

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In un'ottica di innovazione e efficientamento della filiera ortofrutticola, alla ricerca di soluzioni meno impattanti, anche il packaging può fare la sua parte con proposte in grado di rispondere ai diversi parametri dell'eco-design.

A spiegare a myfrtuit.it il plus degli imballaggi in carta è Tobia Zorzetto, della Mustang Pack, arrivato a Marsala per parlare di packaging sostenibili in occasione del terzo Simposio della fragola e piccoli frutti

Avviata nel 2018 come startup, dedicata esclusivamente alla carta, oggi l'azienda è una piccola-media impresa italiana con sedi produttive a Padova, Salerno, Canada e, tra poco, anche in Perù. Attualmente opera con tre brevetti sui propri prodotti, già riconosciuti a livello internazionale. 

Tra le novità, un packaging realizzato con una tecnica di formatura che permette di ottenere uno spessore minore e, di conseguenza, un peso della vaschetta ridotto, assicurando, al tempo stesso, una buona resistenza. Soluzione che permette quindi non solo di cambiare il materiale, ma anche di ridurne la quantità. 

Zorzetto sottolinea le possibilità di personalizzazione: "Cerchiamo sempre di adattarlo alle richieste del cliente, ma soprattutto alla catena di prodotto: da quando viene imballato a quando arriva al consumatore. Abbiamo clienti che impacchettano e il giorno dopo hanno i prodotti in vendita al supermercato, ma altri spediscono via nave. Si tratta di prodotti che devono affrontare 30 giorni di viaggio e ne hanno comunque altri dieci di shelf life". 

Necessità completamente diverse a cui rispondere attraverso un know-how interno che parte dalla progettazione e arriva a macchinari e stampe.

Il mercato italiano

Il mercato di riferimento dell'azienda è prevalentemente quello europeo, nel quale il packaging in carta è consolidato. Più del 90% del fatturato arriva dall'estero, ma l'azienda punta ad incrementare la presenza anche sul mercato interno. 

Ricerche e sondaggi evidenziano la sensibilità della popolazione sui temi della riciclabilità e sostenibilità. I più attenti sono i giovani, disposti anche a pagare in più per avere un packaging in carta. "La Gdo invece - spiega Zorzetto -  ha un atteggiamento diverso e lo percepisce come un costo aggiuntivo più che come un'opportunità. Nel nord Europa, invece le aziende della gdo, compresi nomi importanti, gli attribuiscono un valore diverso".

Rispetto alla plastica, il packaging in carta ha un costo maggiore che va dal 30 al 50% in più. E' proprio questo aspetto che, al momento, secondo Zorzetto, frena l'Italia: anche pochi centesimi influiscono infatti sulla filiera. 

Logistica e shelf life

Dal punto di vista della logistica, il packaging in carta è in grado di replicare i formati della plastica senza richiedere modifiche che andrebbero ad aumentare ulteriormente i costi. "In alcuni casi - spiega Zorzetto - può anche essere migliorata. Abbiamo la possibilità di creare, ad esempio, una vaschetta che sfrutta al massimo il volume a disposizione e quindi aumenta il quantitativo di frutta spedita per ciascun pallet". Questo rende ancora più sostenibile il packaging in termini di costi di trasporto e consumo energetico.

"Tra i nostri obiettivi, c'è quello di continuare a lavorare sul mercato italiano dove vediamo margini di crescita. Già da quest'anno si è evidenzia un cambiamento, legato al mondo dei piccoli frutti e dell'uva da tavola, che comunque era già presente. Seguiamo sia grandi aziende che piccoli produttori con cui stiamo facendo dei test", conclude Tobia Zorzetto.

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