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01 luglio 2024

Palermo e Vittoria: stop precariato, dimissioni Zarba

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Da Palermo una notizia positiva, dal mercato di Vittoria (Ragusa) continua, invece, ancora la contrapposizione. Nel capoluogo di regione le concessioni per i grossisti del mercato ortofrutticolo diventano settennali e viene a mancare così la spada di Damocle dell'autorizzazione annuale. Stop alle proroghe. E dal Comune inizia la ricerca di una nuova area. Ancora problemi a Vittoria dove persiste una situazione di tensione. Alla fine Giuseppe Zarba, presidente dell'associazione concessionari del mercato ortofrutticolo di Vittoria, ha presentato le dimissioni. 

Zacco: "Stop al precariato"

Le nuove regole sono state accolte positivamente a Palermo: "Esprimo apprezzamento per il lavoro svolto dagli uffici dei mercati generali che in sinergia con gli operatori commerciali e con l'amministrazione comunale, stanno procedendo al rilascio delle concessioni settennali per gli esercenti dei mercati ortofrutticolo e ittico, che metteranno la parola fine alla situazione di precariato causato dalle numerose proroghe concesse di anno in anno". Una situazione di precariato oltre che per gli imprenditori per i lavoratori. Mancava una vera e propria sicurezza sul futuro a 12 mesi. 

Contrasto all'abusivismo 

La buona notizia perché coinvolge ben 66 operatori ortofrutticolo e sette del mercato Ittico. Si tratta di centinaia e di un mercato rilevante a livello nazionale. "Un rilancio mirato a garantire la continuità lavorativa e occupazione agli esercenti regolari, mantenendo alti standard qualitativi dei prodotti offerti ai cittadini e contestualmente contrastare il fenomeno dell'abusivismo". 

Ora prua sulla nuova area 

Zacco ha detto altre parole importanti per i grossisti: "Superata la fase delle concessioni, ora ci attende la sfida di migliorare le infrastrutture e identificare una nuova area che possa accogliere i mercati garantendo la vivibilità dei cittadini e assicurando una circolazione veicolare fluida, rendendo i nostri mercati al pari degli standard europei". Chiaro riferimento ad un'era inserita nel tessuto urbano. 

A Vittoria le dimissioni di Zarba 

Non c'è pace a Vittoria. Il presidente dell’Acov Giuseppe Zarba si è dimesso. Si legge in una lettera aperta indirizzata al consiglio direttivo dove spiega le ragioni: “Le mie dimissioni sono un atto dovuto per dare un segnale alla città”.

La battaglia con il sindaco

Le ultime settimane sono state pesanti, un confronto aspro approdato anche sui social, sul fronte del confronto. Vediamo cosa scrive il presidente dimissionario: "Le mie dimissioni non sono dovute a una mancanza di impegno, di entusiasmo o coraggio per il ruolo che mi pregio di aver rivestito, ma per altre ragioni. Già da diverso tempo, in città si è creato un clima di tensione attorno alla mia persona e alla mia azienda, attraverso una serie di attacchi mirati. Il sindaco ha pubblicato numerosi post, il cui contenuto è sotto gli nocchi di tutti. Ho già denunciato quanto accaduto alle competenti autorità e mi limito semplicemente a dire che le continue pressioni fatte  affinchè io mi dimettessi o, ancora, l’ ispezione ad opera della Polizia Municipale eseguita solo ed esclusivamente all’interno del mio box a seguito di un pensiero da me espresso liberamente sui social sono sicuramente sinonimo di un clima di oppressione e terrore che da oltre due anni e mezzo sono costretto a vivere". Parole durissime. 

I temi al centro dello scontro

Zarba ha ricordato nella sua lettera i progetti non approdati in porto. "Come quello dedicato alla viabilità necessario per migliorare la sicurezza sul lavoro degli operatori all’interno del mercato o il nuovo progetto di mercuriale per aumentare la trasparenza delle transazioni. Tutti progetti che, ahimè, hanno subìto la stessa sorte". 

Un'altra accusa pesante verso il sindaco: "Ha letteralmente imposto il recesso della Vittoria Mercati (il famoso carrozzone- denominato in questi termini dallo stesso sindaco durante la campagna elettorale) da Italmercati (sappiamo bene che l’ingresso dell’ente gestore era necessario per attingere ai fondi europei), ma anche perché lo stesso sindaco non ha mai proposto quella valida alternativa promessa, che potesse servire per recepire i detti fondi".

Zarba elenca i traguardi tagliati: L’associazione ha lavorato in collaborazione e a protezione dei produttori, riconoscendo l’importanza della reciprocità dei ruoli rivestiti, l’uno nei confronti dell’altra categoria. E su questa stessa scia, vorrei, altresì, ricordare che uno dei nostri obiettivi principali è stato quello di standardizzare i prezzi dei contenitori di imballaggio, affinché il produttore possa pagare l’imballaggio allo stesso identico prezzo di vendita. Lascio in eredità progetti e contatti che sono certo che il mio successore a cui auguro il meglio, saprà utilizzare a favore dell’intera collettività".

Questo il messaggio di Zarba, pronti ad accogliere la versione del primo cittadino per dare modo di avere due letture diverse della situazione. Resta il fatto che Vittoria - non conosciamo le responsabilità e i dettagli quindi non indichiamo responsabili - ha perso l'opportunità dei finanziamenti europei del Pnrr con i quali si sono finanziati, anche con 10 milioni di euro, siti decisamente meno importanti. 

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