11 marzo 2021

Patate: lo scaffale della Gdo è affollato e confonde, serve distinguersi

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Una varietà di patate per ogni preparazione: la Crisp 4 all per la frittura, la Crock 4 all per gli gnocchi e le crocchette, la Talentine per il forno e le insalate. E' questa la filosofia dell'Organizzazione di produttori (Op) Campania Patate di Angri (Salerno). Una compagine che conta 60 produttori tra Campania, Calabria e Abruzzo, per un totale di circa 350 ettari, guidata dal presidente Giuseppe D’Aniello.
In regia Antonio Galeota, responsabile commerciale, che sintetizza: “Lo scaffale patate delle Gdo è molto affollato e ad avere la meglio sono sempre i marchi storici. Noi abbiamo pensato a un approccio diverso. Abbiamo messo a disposizione del consumatore la patata giusta per ogni preparazione. Rendendone evidente, tramite il packaging, la destinazione d'uso”. E i prezzi? “In linea con le altre patate. Il nostro obiettivo è soddisfare le esigenze di chi le patate le consuma”.

La genesi del progetto

Tutto ha inizio nel 2011, con il recupero di una patata autoctona campana scomparsa circa 60 anni prima, la “Ricciona di Napoli“, ritrovata nella penisola sorrentina: “L'idea è stata di Giuseppe D’Aniello, presidente dell'Op Campania Patate – dice Antonio Galeota – Il Science and Advice for Scottish Agricolture (Scozia), ha risanato i tuberi, che sono poi stati restituiti e resi disponibili alla nostra organizzazione”.

Nel maggio 2012 è avvenuta la pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell’iscrizione nel Registro nazionale delle varietà da conservazione. Il progetto è proseguito con l'individuazione di altre varietà, ognuna da destinare a una particolare ricetta. Ma mancava qualcosa.

Un nome e un cognome per ogni patata

“Sentivamo l'esigenza di assegnare un nome e un cognome alle nostre patate – prosegue Galeota – Il coinvolgimento della ditta sementiera olandese Hzpc ci ha permesso di fare proprio questo. Il nome coincide con la destinazione d'uso, il cognome con la paternità del seme”.

Il canale Horeca e il retail

Nel progetto sono stati coinvolti anche alcuni produttori francesi: “La produzione italiana copre tre-quattro mesi all'anno – spiega Galeota – Noi desideravamo disporre di una produzione continuativa, che coprisse tutto l'anno. Grazie alla disponibilità di stoccaggio dei francesi, possiamo garantire la stessa varietà per 12 mesi”.

Le patate di Op Campania sono commercializzate sia tramite il canale retail, sia tramite il canale Horeca: “Per ora lavoriamo soprattutto con la ristorazione – precisa – ma l'obiettivo è accrescere la collaborazione con le insegne”.
Al momento sono coinvolte Conad, Sigma e alcune insegne del gruppo VéGé: “Siamo anche nei banchi di Metro – aggiunge Galeota – e il nostro miglior cliente è Doppio Malto. Siamo molto presenti nelle regioni meridionali, l'obiettivo è la capillarità su tutto il territorio italiano”.

I prossimi passi

“Oltre a voler accrescere la diffusione dei nostri prodotti in tutta Italia – conclude Galeota – stiamo portando a compimento nuovi progetti sia nel confezionamento, sia nella IV gamma. Grazie a investimenti mirati in termini di macchinari di nuova generazione nel nostro opificio di Eboli (Salerno), possiamo infatti disporre di qualsiasi tipologia di packaging“.

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