Il 2024 ha portato maggiore serenità ai produttori di pere grazie a raccolti più abbondanti e maggiore qualità. Le difficoltà vissute da questo mondo nel 2023 si possono superare o mitigare? E' possibile con Investimenti in ricerca e innovazione per garantire la qualità dei frutti, in particolare della varietà Abate, poi la promozione per valorizzare sia il prodotto che i produttori e sguardo sui mercati esteri.
Con particolare focus su quelli francese e tedesco. Infine massima attenzione alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza alimentare. Questi i punti cardine della ricetta illustrata a myfruit.it da Giuliano Donati, presidente del Consorzio di tutela Pera dell’Emilia-Romagna Igp.
Quali strategie avete adottato per superare le difficoltà del 2023 e ottenere un raccolto positivo nel 2024?
"Le difficoltà del 2023 sono state causate da eventi non dipendenti da noi ma dovuti ai cambiamenti climatici che hanno interessato le nostre aree produttive, come grandinate, alluvioni, siccità, attacchi di insetti e malattie fungine.
L’unica arma che abbiamo contro queste situazioni è dunque quella della ricerca e dell’innovazione – che portiamo avanti anche con la Aop UNAPera –, al fine di adeguare i pereti ad affrontare queste difficoltà.
È evidente, però, che questo comporta importanti investimenti che non tutti gli agricoltori riescono a sostenere, per cui è necessario sensibilizzarli su questo tema per far sì che possano valutare adeguatamente i vantaggi che possono derivare da un’evoluzione tecnologica. Nel 2024 siamo riusciti a tornare sui livelli produttivi medi anche grazie ad un’annata più favorevole, quantomeno nei momenti più delicati di sviluppo del frutto".
La varietà Abate rappresenta il 50% della produzione destinata al mercato fresco: come garantite la qualità estetica e organolettica che quest'anno è stata particolarmente apprezzata?
"La coltivazione delle pere dell’Emilia Romagna con il marchio Igp è garantita e controllata in tutte le sue procedure da un disciplinare di produzione che consente una produzione nel rispetto dei frutteti, dell’ambiente e della salute del consumatore.
Ogni fase del processo produttivo viene monitorata da strutture di controllo che consentono la totale tracciabilità dei prodotti, la garanzia sulla qualità e la certezza del gusto, dalla produzione alla commercializzazione.
Dal maggio del 2002 il Consorzio opera per difendere la qualità delle pere dell’Emilia-Romagna, facendo applicare il disciplinare di produzione e valorizzando, attraverso azioni di comunicazione e supporto a produttori e consumatori, i prodotti per incentivarne il consumo interno e all’estero. Strategico, in questo senso, il bollino di riconoscimento, realizzato proprio per valorizzare peculiarità estetiche e origine territoriale del prodotto".
La nuova campagna di promozione ha un focus sui produttori: quali risultati vi aspettate da questa scelta narrativa?
"L’obiettivo della nostra campagna di comunicazione è quello di fare cultura di prodotto: attraverso la stampa e la televisione cerchiamo di raggiungere un numero molto alto di consumatori ai quali vogliamo comunicare la grande qualità della pera dell’Emilia-Romagna Igp, territorio storicamente vocato per questo tipo di coltivazione, e le sue straordinarie caratteristiche organolettiche e di leggerezza, affinché la scelgano sempre di più e sempre più spesso con un occhio attento al territorio di provenienza.
Non solo. Vogliamo accendere i riflettori sui produttori, veri protagonisti del nuovo spot e in primo piano anche nella campagna stampa, la cui competenza ed esperienza è elemento imprescindibile per il successo della produzione. Spazio però anche al tema dell’innovazione che, come detto sopra, è un elemento sempre più fondamentale e strategico per affrontare i sempre più frequenti cambiamenti climatici a cui purtroppo assistiamo.
Quali sono i prossimi obiettivi del Consorzio per valorizzare ulteriormente le pere dell’Emilia-Romagna Igp sui mercati esteri?
Concentreremo le nostre attività sui due mercati storicamente più importanti dal punto di vista quantitativo e dove la pera dell’Emilia-Romagna gode di notorietà e reputazione: la Francia e la Germania. Oltralpe è nato il terroir e vi è una forte sensibilità dei consumatori sui valori della tradizione in campo alimentare: particolarmente apprezzate sono le Abate e le Williams.
La Germania, poi, è tradizionalmente un mercato dove l’italianità – anche grazie alla importante comunità nazionale – ha un valore importante nell’agroalimentare. Una situazione che premia le nostre pere e, in particolar modo, la Abate, che gode di un indiscusso posizionamento premium. Stiamo predisponendo una progettualità specifica sui due mercati per contrastare l’arrivo su questi mercati ricchi di prodotti a basso costo da aree meno vocate delle nostre.