30 marzo 2022

Progetti per 400 milioni sul Pnrr per 18 mercati all’ingrosso

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Oltre 400 milioni di investimento sulla transizione ecologica e digitale. Con un impatto atteso positivo sull’economia quantificabile in termini indiretti e indotti pari a circa 1 miliardo e più di novemila nuovi posti di lavoro. È il valore dei progetti, che rispondono a due pilastri fondamentali del Pnrr, messi a punto dai 18 mercati agroalimentari all’ingrosso aderenti al network Italmercati.

Investimenti su catena del freddo e rinnovabili

Per realizzare la transizione ecologica, Italmercati propone di rafforzare la catena del freddo attraverso piattaforme refrigerate e specifici processi di stoccaggio e di trasporto a temperatura controllata permettendo di allungare la shelf life dei prodotti, riducendo così gli sprechi connessi alla limitata conservazione dei prodotti; la creazione di servizi distributivi urbani sostenibili che garantiscano l’accesso ai prodotti nei mercati e ai consumatori localizzati nelle aree urbane; l’ammodernamento delle infrastrutture con la realizzazione di impianti di energia rinnovabile con particolari investimenti sul fotovoltaico.

Per garantire invece un’effettiva transizione digitale i mercati aderenti a Italmercati investiranno sulla tracciabilità dei prodotti per assicurare maggior trasparenza e tutela dei marchi di origine, un continuo monitoraggio dei prezzi e della provenienza dei prodotti, costanti controlli della qualità dei prodotti. Dal produttore al consumatore, passando per l’operatore grossista, la merce sarà costantemente sotto osservazione, permettendo innovative modalità di gestione degli ordini con la creazione di marketplace specifici dedicati all’ortofrutta e all’ittico. Garantendo di poter far arrivare le eccellenze dei prodotti italiani sulle tavole di famiglie e ristoranti.

L'accordo con Sinloc

Per ottenere questi risultati Italmercati ha scelto come advisor Sinloc, società di consulenza e investimento che opera su tutto il territorio nazionale per lo sviluppo di iniziative locali, attiva in Europa su progetti comunitari, che assicurerà il suo supporto nell’identificazione di progetti sostenibili e d’impatto, coerenti con gli obiettivi comunitari e le linee di finanziamento del Pnrr e dei fondi strutturali. Obiettivo: veder riconosciuti i progetti dei mercati tra quelli prioritari del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finalizzati ad un effettivo ammodernamento della logistica e della digitalizzazione del Paese, per contribuire alla transizione ecologica e per misurare l’effettivo ritorno degli investimenti legati al Pnrr.

Il commento del presidente Pallottini

“I mercati aderenti al nostro network sono nel complesso strutture moderne – sottolinea Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati -. Durante la crisi pandemica abbiamo rappresentato uno dei principali punti di collegamento nella catena di rifornimento, garantendo la sostenibilità della produzione. Gli investimenti necessari al miglioramento delle infrastrutture e al processo di digitalizzazione consentiranno di rafforzare le varie filiere di produzione, da quella agricola a quella ittica, incrementando la connessione esistente fra i mercati agroalimentari, i produttori e i consumatori finali. Il rafforzamento della multimodalità di trasporto sosterrà sicuramente l’esportazione dei nostri prodotti così come l’utilizzo di flotte moderne a zero emissioni permetterà di sviluppare una logistica urbana sostenibile. Siamo fiduciosi che, data la piena coerenza dei nostri interventi con gli obiettivi del Pnrr e le politiche comunitarie, gli stessi trovino risposta nelle linee di finanziamento di prossima emanazione”.

La consulenza di Sinloc

“Sinloc fornirà assistenza tecnico-economica – dichiara Andrea Martinez, vicedirettore generale di Sinloc – per la verifica e definizione del percorso necessario per l’accesso ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con attività conseguenti che vanno dalla valutazione delle aree tematiche di interesse per Italmercati finanziate dal Pnrr alle possibilità di co-finanziamento da parte di terzi, fino alle opportunità di attivazione di soluzioni di autoconsumo collettivo coerenti con l’attuale politica energetica.”

Fonte: Italmercati

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