Reparto ortofrutta

03 marzo 2025

Regno Unito, preoccupati i produttori di cavolfiore

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Prodotti locali o importati? Sostegno alle imprese locali o i vantaggio delle economie globali? L’atavico dilemma non riguarda solo l’Italia. A sollevare la propria voce, questa volta, sono infatti i produttori britannici di cavolfiore invernale, messi in difficoltà dalle dinamiche della grande distribuzione. 

A allarmarli è la larga preferenza dei retailer riscontrata nei confronti di prodotti provenienti da altri Paesi, a scapito di quelli coltivati in ambito nazionale. Come riporta Fruinet.com, molti supermercati sembrerebbero optare infatti per prodotti francesi o spagnoli. Tanto che, in alcuni casi, non riuscendo a piazzare i propri sul mercato, i produttori britannici finiscono addirittura per abbandonarli in campo.

La loro preoccupazione è confermata da Greville Richards, direttore generale di Southern England Farms, una delle più grandi aziende ortofrutticole della Cornovaglia, secondo cui ciò starebbe creando una grande frustrazione in molti coltivatori dell’area, così come in quelli del Lincolnshire e del Kent

Produzione in calo

Fruitnet.com riporta infatti anche il commento di un produttore del Kent, Trevor Bradley, il quale evidenzia proprio il clima d’incertezza che si è generato e che si inserisce in un contesto più ampio di calo di produzione rispetto ai numeri del passato. 

Secondo i dati del Defra, il Dipartimento dell'ambiente, dell'alimentazione e degli affari rurali del Regno Unito, la superficie coltivata a cavolfiore nel Regno Unito, nel 2023, è diminuita dell'1,1%, scendendo a 8.754 ettari. La produzione complessiva si è ridotta di circa il 10%, scendendo a 71mila tonnellate. Sul dato hanno influito anche le piogge autunnali e invernali che hanno abbassato resa. 

Lo scorso febbraio, in un post su LinkedIn, il direttore di Peloton produce Nigel Clare, ha evidenziato che le vendite dei produttori di cavolfiori invernali sono diminuite del 16-40% nella stagione attuale: “Continuo a vedere cavolfiori importati nei nostri mercati e sulle strade principali, quando il prodotto britannico è stato o è in abbondanza”, ha dichiarato facendo appello ai consumatori affinché sostengano la produzione interna. 

Prezzi a scaffale in aumento 

Il danno è considerato ancora maggiore alla luce del fatto che il mercato dei cavolfiori sta rispondendo bene, grazie a una maggiore conoscenza del prodotto e un più ampio consumo. Il Defra riferisce che, nel 2023, i prezzi di mercato sono aumentati del 50%, raggiungendo 1,26 sterline per cavolfiore.

Il valore complessivo del raccolto è aumentato del 33%, raggiungendo i 75 milioni di sterline. Il prezzo attuale al dettaglio si aggira intorno a 1,19 sterline per i cavolfiori medi e a 1,80 sterline per quelli extra-large. 

Il punto di vista della grande distribuzione 

Interpellato da Fruitnet.com, il British Retail Consortium ha dichiarato che “in inverno, i supermercati si riforniscono di cavolfiori da fornitori sia britannici che europei per garantire la disponibilità ai clienti a causa della volatilità del raccolto”. 

La preferenza per il prodotto spagnolo inoltre potrebbe anche essere legata alla possibilità di offrire ai consumatori un prodotto dalle dimensioni più grandi e quindi molto apprezzato per il consumo familiare. Alla luce di tutto ciò, si teme per il futuro del comparto. I produttori dovranno trovare nuove proposte o nuovi sbocchi di mercato per i propri cavolfiori di dimensioni più piccole. 

Cinque ragioni per preferire il prodotto locale 

Il presidente della Brassica Growers Association David Simmons ha dichiarato che è contrario al passaggio dei supermercati alla Spagna per ben cinque ragioni: i chilometri alimentari, la sicurezza alimentare, l'occupazione locale, il valore per la comunità e la freschezza del prodotto: “Se il nostro settore subisce un calo significativo qui e, in Spagna, si verificano problemi di clima, scioperi o altro – ha detto - potrebbe verificarsi una carenza di prodotto"

"Credo che tutti i supermercati dovrebbero sostenere la Gran Bretagna e acquistare il prodotto britannico ogni volta che possono”. 

Jack Ward di British Growers ha dichiarato che l'ente di categoria è stato contattato dai produttori di cavolfiori e sta valutando la possibilità di rivolgersi formalmente ai rivenditori per risolvere il problema considerando assurdo che, con i cavolfiori in Cornovaglia, si importino quelli dalla Spagna. 

Richards infine ha evidenziato che molti coltivatori della sua rete sarebbero desiderosi di continuare a coltivare cavolfiori e potrebbero anche aumentare la produzione con le giuste garanzie da parte dei clienti al dettaglio.

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