Va bene la commercializzazione, ma la produzione delle nocciole - anche in un territorio vocato come il Roero, nel Piemonte noto nel mondo per la crema di nocciole - è sempre più ardua. Parola di Adriano Arduino, giovane imprenditore agricolo, che ha deciso di valorizzare la laurea in scienze agrarie dedicandosi alla coltivazione di nocciole a Monteu Roero, in provincia di Cuneo.
Un under 40 che ha investito sulla frutta secca
Nel 2017 Adriano Arduino, ha fondato RoeroVero, l'azienda agricola con cui gestisce un impianto di 20 ettari, producendo nocciole in parte certificate Igp e in parte tonda gentile trilobata. Alcune piante devono ancora entrare in piena produzione poi ci sono i terreni presi in affitto da pensionati che ormai hanno abbandonato il mondo agricolo. Insomma una preziosa staffetta generazionale.
Tuttavia la campagna in corso si sta rivelando particolarmente difficile per il settore. Le condizioni climatiche avverse, spiega a myfruit.it l'imprenditore, hanno avuto un impatto negativo sulla produzione, con un raccolto scarso e non sempre la qualità è stata eccellente.
Un 2024 da dimenticare
“Abbiamo avuto un'annata pessima, sicuramente la siccità ha presentato il suo conto, il clima non ha aiutato”, racconta Arduino. “Abbiamo avuto un po' di problemi durante la raccolta, ha piovuto, con anche nocciole marce e brutte, una campagna particolarmente difficile”.
Nonostante le difficoltà, Adriano Arduino non si arrende. Consapevole delle sfide del mercato e degli aumenti dei costi di produzione, si interroga sul futuro e su come rendere l'azienda più competitiva. “Sulle cause e le soluzioni ci sono diverse teorie, ognuno dice la sua ma siamo tre anni in sofferenza”.
"I clienti capiscono, ma una parte dei costi li scarichiamo internamente"
L'aumento dei prezzi di vendita non è sempre possibile, soprattutto in un mercato locale. "I clienti sono consapevoli delle difficoltà, capiscono ma non possiamo far ricadere tutto su di loro. Dobbiamo anche internalizzare i maggiori costi", sottolinea l’imprenditore piemontese.
Per fare fronte alla situazione a RoeroVero si valutano diverse strategie. C’è la diversificazione della produzione, affiancando alla vendita di nocciole quella di miele, spesso in abbinamento. Si sta pensando a migliorare l'efficienza e la qualità della produzione con l'introduzione di nuove varietà di nocciole più resistenti. “Ma c’è da valutare la sostenibilità economica”:
Un mercato corto e amico
A RoeroVero si è adottata una strategia di filiera corta, in un raggio di prossimità, che comprende la vendita diretta e la partecipazione a mercati locali come quelli di Campagna Amica. C’è anche l’importante sbocco a Torino per i semilavorati aziendali: nocciole sgusciate, tostate, granella, farina, pasta.
Sui canali di vendita nel 2023: “Ho aperto il punto vendita aziendale con i finanziamenti di un bando del Psr” mentre “gli ortaggi non li facciamo più, ci stiamo concentrando sulle nocciole e sul miele”.
Il periodo di maggiore vendita è quello sotto le feste e poi aprile e maggio. Nonostante le difficoltà sul campo, il prodotto è apprezzato e si vende bene. Adriano Arduino guarda al futuro.