Logistica e Trasporti

05 luglio 2024

Sciopero ai porti, adesione totale

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"Il porto è fermo, i varchi sono chiusi e non si muove nulla, l'adesione è praticamente totale". A dirlo è Fabio Ferretti, di Filt Cgil Genova, che assieme ai rappresentanti di Fit Cisl e Uiltrasporti, presidia il varco di Ponte Etiopia, bloccato da un grande striscione rosso con scritto Portuali Genova.

Da queste parole si evince che non c'è stato alcun passo indietro di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per lo sciopero nazionale dei lavoratori portuali indetto per ieri 4 e oggi 5 luglio. D'altro canto non ci sono stati spiragli nella trattativa sul rinnovo del contratto nazionale, scaduto a dicembre 2023.

E, pertanto, ieri e oggi si è svolto un altro fermo del settore, dopo quello di quattro giorni dal 2 al 5 aprile. L’astensione dal lavoro è iniziata alla mezzanotte del 3 luglio e ha riguardato sia le funzioni operative, sia quelle amministrative delle aziende che applicano il Ccnl Porti.

I presidi a Genova

Particolarmente coinvolto lo scalo di Genova. E, infatti, nelle ultime 48 ore si sono susseguiti presidi in tutti i varchi portuali del capoluogo ligure (Psa gp; Varco di Ponente; Ponte Etiopia; Varco San Benigno/Albertazzi/Passo nuovo). 

Oggi 5 luglio si è svolta un’assemblea generale di tutti i lavoratori a Ponte Etiopia. I sindacati hanno chiesto aumenti delle retribuzioni per recuperare il potere di acquisto dei salari perso a causa dell’inflazione. 

Non solo Liguria

Nei porti di Trieste, Monfalcone e Gioia Tauro lo sciopero è invece iniziato il 2 luglio per poi proseguire il 3, 4 e 5 luglio: Uiltrasporti ha confermato l’adesione del 95 per cento.

Le motivazioni del fermo

"I lavoratori non hanno accettato di buon grado l'ennesima proposta che sui minimi tabellari è ritenuta inconsistente - ha spiegato Stefano Degli Innocenti di Uiltrasporti - Un'offerta non apprezzabile soprattutto pensando a quello che è stato il lavoro dei portuali sia durante la pandemia, sia per i record che i lavoratori hanno fatto fare alle aziende del porto". 

Tra i punti irrinunciabili del contratto anche quelli legati alla sicurezza dei lavoratori. "Nelle richieste che abbiamo formulato c'è la riforma degli accordi rispetto agli Rsl di sito e agli Rls aziendali che devono avere più ore per la formazione - ha sottolineato Massimo Rossi di Fit Cisl Liguria - e più libertà di monitorare all'interno dei vari terminal per fare prevenzione. E questo è uno dei punti fondamentali visto gli incidenti che ci sono stati nei porti".

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