01 ottobre 2015

Una “cascata” di frutta e verdura a un euro da Pozzoli Big Market

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Tutto a 1 euro al chilo. Quanto meno quella sfusa o a libero servizio che dir si voglia. Ma anche il prezzo di quella confezionata si aggira poco sopra l’euro. È l’ortofrutta la vera protagonista, in questo momento, del nuovo punto vendita Pozzoli Big Market inaugurato giovedì 24 settembre: il primo a Milano della catena ideata da Giovanni Pozzoli, imprenditore brianzolo da 50 anni attivo nel settore delle carni.

Come da prassi è il reparto ortofrutta ad accogliere i clienti del nuovo punto vendita, situato all’estrema periferia ovest di Milano (via Cusago, 196): una struttura che sino ad ora non ha avuto particolare fortuna, nonostante la vicinanza alla tangenziale e a quartieri ben popolati, visto l’avvicendarsi negli ultimi tre anni di due differenti format di Carrefour, il classico Market e l’esperimento Gross Iper (vedi qui). Potrebbe, invece, risultare vincente, come negli altri punti vendita situati soprattutto in Brianza, la creatura di Pozzoli, una formula che prevede i “prezzi del discount con la qualità del supermercato” come ha affermato lui stesso in passato.

Frutta e verdura spesso di seconda categoria, ma non sempre, provienenza sia italiana, nella maggior parte dei casi, che estera, uno spazio che punta tutto sul libero servizio dove si trovano i prezzi più convenienti, molti sotto l’euro al chilo (per esempio, uva Italia pugliese a 0,69 euro, pere Abate e Kaiser sempre a 69 centesimi al chilo se aquistate in cassetta). “Solo da noi, i pazzi del mercato” il claim che compare su molti cartellini dei prezzi. Di buona ampiezza il reparto, circondato dai freezer dei surgelati e da uno scaffale dedicato alla IV gamma di grande profondità come referenze e lunghezza, tutto monomarca (brand Terra & Vita della società Buonaterra Srl di San Paolo d’Argon in provincia di Bergamo, tutto a 0,99 a busta) con uno spazio adiacente ma separato dal reparto ortofrutta riservato alle zuppe, sempre della stessa azienda bergamasca (in offerta a 1,99 euro la confezione).

Qual è il modello di business che porta, non solo nel reparto ortofrutta, ma un po’ ovunque nel supermercato, e soprattutto tra i freschi e freschissimi (carne in primis, moltissimi tagli ad 1 euro al chilo), ad avere prezzi così bassi?
“Abbattiamo i costi perché siamo diretti, i prodotti che vendiamo non passano da intermediari, quindi non si gonfiano nei vari passaggi dal produttore al consumatore”, e ancora: “Se si lavora sulle grandi quantità si può vendere tutto a prezzi bassi, anche i prodotti di marca” ha affermato qualche tempo fa Giovanni Pozzoli ad un quotidiano di Desio durante l’inaugurazione del punto vendita locale.

È presto per capire se questa nuova formula potrà riuscire dove altri hanno fallito, ma dopo una settimana dall’apertura, durante la nostra visita, parcheggi pieni e code alle casse in un normale giorno infrasettimanale, come non si erano mai visti da queste parti. La fortuna, quindi, potrebbe girare. E se non dovesse succedere ci penserà una cascata. Sì, una cascata in mezzo al reparto ortofrutta, circondata da piante e fiori in vendita: un curioso “elemento decorativo” come ci hanno detto all’ufficio informazioni, dotata di poteri beneauguranti per chi ne tocca l’acqua (vedi foto qui).

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