Le alte temperature di Ferragosto premiano la frutta estiva con la risalita delle quotazioni dell’anguria, una buona richiesta di uva seedless e con semi a seconda delle piazze, la tenuta del prezzo di pesche e nettarine. Boccata d’ossigeno per l’insalata e per gli ortaggi in generale mentre il mondo pomodoro soffre ancora delle basse quotazioni. Questo il quadro delle due settimane centrali di agosto con le città vuote e più attività per i mercati vicini alle località turistiche.
A Verona le angurie salgono a 0,50 euro, danni da maltempo vicino alla città
Il mercato della città veneta ha visto un risveglio sul lato turismo grazie al pienone delle località di villeggiatura della regione come ci conferma Marco Benedetti, ispettore del centro agroalimentare. Se ai primi di agosto le quotazioni delle angurie erano scese anche a 0,20 euro il chilo il Ferragosto ha portato bene: “Nelle prime due settimane si è arrivati anche ai 0,50 euro per il buon prodotto del sud Italia che ha sostituito in parte quello mantovano che ha subito i danni del maltempo di inizio mese. Questa settima però si è iniziato con un ribasso e oggi si vende a 0,45”. A Verona non c’è gran movimento per l’uva: “Un mercato che non è ancora partito, non si scambiano grandi quantità. C’è anche maggiore richiesta del prodotto senza semi che arriva a quotare 2,50 euro”. Si vendono ancora i meloni, da 0,50 a 0,80, mentre le pesche gialle hanno riscontrato maggiore interesse rispetto alle nettarine. Un prezzo medio a partire da 1,50 euro.
Buoni prezzi per le verdure: ”L’insalata gentile quota da 1,50 a 1,80 euro mentre hanno ripreso quota le zucchine con prezzi intorno ad 1 euro. Le melanzane sono sui 0,70 e i peperoni da 90 a 1,20”. Nei prossimi giorni c’è da fare la stima dei danni dal maltempo che ha colpito la città: “La protezione civile con il consorzio di bonifica è intervenuto con i suoi mezzi per liberare le strade ed altri interventi. Ma ci sono danni anche nei campi”.
Buon prezzo anche a Bologna per i prodotti locali: 0,50 per l'anguria di San Matteo della Decima
Luigi Gallerani, componente di Fedagro Bologna, scatta per myfruit.it la fotografia del mercato bolognese durante il Ferragosto con la città vuota: “Ma si è lavorato di più con le località di mare che hanno compensato le assenze in città”. Chiediamo anche qui delle angurie: “Un andamento stabile, premiato il buon prodotto della bassa bolognese, in particolare San Matteo della Decima, con 0,50 euro per pezzature sopra i 10 chili”. Sul fronte uva c’è movimento: “La Vittoria va da 1,40 a 1,70 con punte fino a due euro. La senza semi come la Luisa viaggia sui 3 euro, aumenta la richiesta ma si sconta l’handicap del prezzo più alto, non tutti sono disposti a pagare di più. Manca sempre il prodotto per pesche e nettarine dove si fatica a spendere meno di 2 euro per la buona qualità, le nettarine sono a 0,10-0,20 euro in meno”. Anche sotto le Due Torri riprendono quota gli ortaggi: “La Gentile è arrivata a circa 1,30 poi c’è richiesta di iceberg e trocadero. Resta fermo il mondo pomodoro, basta il dato degli 0,50 il chilo per il grappolo olandese di prima qualità. Si soffre ancora la chiusura e il ritmo lento di mense, alberghi e altri grandi consumatori del prodotto”.
A Firenze andamento medio e ripresa della verdura
Anche Firenze ha visto la compensazione della città poco popolata con un aumento degli scambi con le località costiere. La conferma arriva da Aurelio Baccini vicepresidente di Fedagro che sul fronte dei prodotti vede una stabilità del prezzo delle angurie: “Siamo sui 0,40 di media, c’è stata una ripresa di scambi con Mantova. Sull’uva c’è richiesta un po’ su tutte le varietà. Il senza semi ha una sua nicchia ma per un dato quantitativo: su cinque bancali di prodotto, solo uno e mezzo è seedless. Per quanto riguarda i prezzi la varietà Italia siciliana è sui 2,50 mentre quella pugliese sotto i due. La Vittoria a 1,50 e la senza semi sta su una media di 2,50”. Come in tutti i mercati anche a Firenze le pesche stanno sui due euro. Aumentano i valori della verdura: “La Gentile varia da 1,50 e 2 euro e la lattuga è sotto un 1,50”. Qualche gioia su questo fronte.
Milano con un Ferragosto da deserto, buono l'export
Chiude il tour Milano dove la settimana centrale del mese, quella di Ferragosto, ha visto vincere il deserto. “Un disastro anche in confronto alle medie degli anni scorsi, ci si è salvati con un po’ di esportazione.Ora stiamo assistendo ad un recupero”. Parole di Bruno Barcella, rappresentante di Fedagro Milano, che vede una ripresa: “Abbiamo iniziato discretamente. Vanno bene pesche e nettarine che quotano da 1,50 a 2,50 con le pezzature extra della Sicilia. Questa la frutta più richiesta, per l’uva non si è ancora partiti e si vende soprattutto per l’esportazione. Le varietà senza semi arrivano ai 2,70 euro”. Sul fronte ortaggi: “C’è la ripresa dell’insalata, ho notato fermento per quella locale ma non prezzi stratosferici: siamo sull'1,60. Le zucchine stanno rialzando la testa, ma non ha ripreso per niente il pomodoro”. La grande speranza di Milano è settembre con le mense, l’Horeca e tutti gli eventi che qualificano la città dei servizi.