E' costato caro lo sciopero degli autotrasportatori al sistema agricolo siciliano. Il conto per quei giorni di blocco vale dai 4 ai 5 milioni di euro, alcune aziende hanno perso anche 150mila euro al giorno. Stima di Giuseppe Zarba, presidente dell'associazione concessionari ortomercato di Vittoria, alla stampa locale siciliana. Il dato sensibile di questa filiera è emerso con forza: il prodotto si deteriora: si butta oppure, se va bene, si vende all'industria. Questo è successo in Sicilia.
Melanzane e zucchine rovinate
Dei giorni di invenduto hanno risentito soprattutto melanzane e zucchine, ortaggi rovinati e deteriorati. Inservibili per la grande distribuzione organizzata (Gdo). Il prodotto è ancora buono da mangiare, ma ha perso le caratteristiche standard richieste per il reparto ortofrutta. In questa situazione è andata bene a chi è riuscito a vendere all'industria di trasformazione. Quello che non è venduto è andato perso. Come abbiamo scritto nei giorni scorsi la Gdo ma anche i mercati all'ingrosso hanno acquistato la merce dall'estero. In particolare è andata bene agli spagnoli.
Dalla settimana scorsa sono riprese vendite e consegne. Ma diversi grossisti hanno aspettato come hanno raccontato a myfruit.it una “seconda ondata” per evitare la merce di scarsa qualità.
I prezzi degli ortaggi in caduta libera
Non si recupera con il prezzo quello che si è perso. Anzi. Già dalla settimana scorsa i valori di alcuni ortaggi erano in discesa. A iniziare dalle zucchine, fino a poche settimane fa arrivavano a superare anche i 3 euro per i calibri più richiesti dal mercato, che oggi a Vittoria quotavano da 0,40 a 0,65 euro al chilo per la varietà chiara, simile la quotazione della scura: da 0,45 a 0,75 euro. Anche i cetrioli che quotavano anche intorno ai 2 euro, ora sono sotto l'euro. La melanzana tonda oggi quota 0,58 euro di media mentre la lunga arriva a 0,90 euro. La violetta raggiunge anche 1,40 euro. Resistono, invece, i peperoni che quotano nelle diverse varietà e colori sui 2 euro.
A Verona tutto nella norma
Tengono il prezzo anche i pomodori. Grappolo e Piccadilly sono intorno ai 2 euro, il pixel 2,45 di media ma sale fino a 2,60 euro al chilo. Forte oscillazione per ciliegino e datterino che possono raggiungere i 3 euro. E nei mercati del nord? A Verona tutto a posto, come ci racconta Andrea Bonizzi, agronomo e responsabile qualità e listino prezzi: “La situazione è tornata alla normalità stamattina, c’era diversa merce sulla piazza”. E i prezzi? “Tutto nella norma non ci sono stati particolari cambiamenti vedremo nei prossimi giorni”. E' chiara, comunque, la tendenza di alcuni ortaggi al ribasso.