20 marzo 2023

Blitz della Forestale al mercato di Palermo: agrumi di origine ignota

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In Sicilia continuano le attività degli agenti del corpo forestale della Regione, coordinati dal Noras (nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia), contro gli agrumi di origine incerta, non tracciata e che potrebbero essere di origine straniera nonostante la dichiarazione da etichetta sull'italianità di arance, limoni e clementine. All'apertura dei cancelli si sono presentati 28 agenti che hanno firmato 18 verbali di contravvenzione, due sequestri e 18mila euro di sanzioni.

Verificare la tracciabilità dei prodotti

Gli agenti hanno verificato la tracciabilità dei prodotti e il rispetto delle norme igieniche. Un'operazione per tutelare il consumatore da false attestazioni.  “L'esito delle ispezioni compiute dal Noras dimostra quanto siano importanti i controlli per difendere produzioni siciliane uniche come gli agrumi”. Questo il messaggio trasmesso da Coldiretti Sicilia che sottolinea l'importanza dell'azione portata avanti dal commissario Luca Ferlito “grazie alla quale sono state smascherate arance senza tracciabilità di provenienza non italiana spacciate per nazionali. L'entità dei sequestri e delle multe – sottolinea Coldiretti Sicilia – dimostra quanto sia necessario il costante monitoraggio per evitare che i prodotti regionali vengano deprezzati a causa di un'importazione massiccia che soprattutto non tutela la salute”.

A dicembre il blitz al mercato di Caltanissetta

A fine dicembre scorso  ricordiamo il blitz della forestale al mercato  all'ingrosso di Caltanissetta. In quella occasione l’assessore regionale al territorio e all’ambiente, Elena Pagana aveva detto: “Va avanti la nostra attività a tutela dei cittadini e dei consumatori. Oltre a reprimere le irregolarità e il mancato rispetto delle leggi sulla tracciabilità dei prodotti, puntiamo anche a sensibilizzare gli operatori della filiera agroalimentare sul rispetto delle norme a garanzia della salute dei siciliani. Quello che arriva sulle nostre tavole deve sempre avere una provenienza certa e legale. Per noi è un valore fondamentale”.

Fonte: Coldiretti Sicilia e Regione Sicilia 

 

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