23 giugno 2022

Trasporto, al via il sovrapprezzo “porto Spezia”

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E' ufficiale: dal primo luglio 2022 gli autotrasportatori applicheranno ai propri committenti una maggiorazione di 150 euro per ogni viaggio da e per il porto di Spezia.

Si tratta di una decisione presa da cinque sigle dell'autotrasporto, e cioè Fita Cna, Confartigianato Trasporti, Trasportounito, Assotir e Anita, finalizzata a risarcire i disagi e le attese al carico e allo scarico.

I fatti

Era il 31 maggio scorso quando l’organismo di parternariato del porto di La Spezia, il quale riunisce gli operatori portuali, respinse l’ordinanza emanata dall’Autorità sistema portuale del Mar Ligure Orientale per modificare gli accessi nel bacino portuale richiesta dagli autotrasportatori. Il 21 giugno la reazione del mondo dell’autotrasporto, che ha deciso di rivalersi direttamente sui committenti.

Una nuova voce in fattura

La maggiorazione denominata “porto Spezia” sarà inserita infatti in fattura e sarà applicata fino a quando non verranno ripristinate le condizioni ottimali di operatività per il settore del trasporto.

“I tempi operativi dei camion, dall’arrivo nei bacini portuali, per l’espletazione dei processi documentali e in particolare nelle attività di carico e scarico dei contenitori – hanno fatto sapere le sigle coinvolte nella decisione – non permettono la regolare programmazione ed effettuazione dei trasporti, il che comporta una perdita di produttività economica generata dai disservizi portuali che non può più essere sostenuta solo dall’autotrasporto, ma deve essere condivisa da tutta la filiera di servizio alla merce”.

Il tavolo tecnico

Non è tardata la reazione dei portuali. In particolare, la società terminalista La Spezia Container Terminal, per la quale la maggiorazione dell’autotrasporto può compromettere la competitività del porto, ha chiesto l’attivazione di un tavolo tecnico per migliorare la filiera logistica. Secondo la società, infatti, a monte mancherebbe una pianificazione integrata. Inoltre, sempre secondo la società, la maggior parte dei veicoli industriali sarebbe gestita entro un’ora dal loro arrivo; il problema delle lungaggini sarebbe fuori dallo scalo.

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