Sale la tensione al porto di Livorno. Dove, come raccontato da myfruit.it nei giorni scorsi, è in corso uno sciopero che non sembra trovare soluzione.
“Il sindacato ha sprecato una grande occasione”, ha sintetizzato Luciano Guerrieri, presidente dell’Adsp (Autorità di sistema portuale) livornese, nel commentare gli inutili i tentativi di mediazione che ci sono stati nelle scorse ore.
Fermo totale per 48 ore
Lo sciopero in questione è iniziato lunedì della scorsa settimana (il 12 settembre) ed è destinato a durare ancora fino a mercoledì 21 settembre. Per ora l'astensione dal lavoro è stata di due ore al giorno, ma per le prossime 48 ore sarà totale.
Sul tavolo di discussione ci sono una serie di temi: l’organizzazione del lavoro in porto, gli inquadramenti dei lavoratori, i rapporti tariffari tra le aziende e tra queste e il mondo armatoriale.
“È un incomprensibile diniego quello che i sindacati di categoria hanno opposto all’ennesimo tentativo dell’Adsp di arrivare a una tregua in porto alla soglia dello sciopero di 48 ore – ha dichiarato Guerrieri – Con questo comportamento danno l’impressione di aver smarrito il senso della loro missione“.
“Per senso di responsabilità – ha precisato il presidente – di fronte allo sciopero totale avevamo deciso di mantenere attivo il canale del dialogo, convocando i sindacati e le associazioni datoriali in un nuovo tavolo finalizzato al raggiungimento della trattativa. Avevamo persino superato l’ultimo punto rimasto aperto nella riunione precedente, quello che era stato l’unico oggetto di rottura, ossia le stabilizzazioni dei precari”.
Si teme il caos
“A questo punto la conclusione della vertenza diventa molto più difficile e può sfociare in un caos dove il continuo rilancio delle richieste sindacali rischia di rendere ingovernabile il nostro sistema portuale e il porto di Livorno in particolare – ha concluso Guerrieri – Nel superiore interesse generale del porto, del mantenimento dei traffici portuali, dei posti di lavoro e della continuità operativa delle imprese, l’Adsp proseguirà comunque nel già avviato percorso di riorganizzazione del complesso mondo del lavoro in porto, compresi gli aspetti tariffari e di lavoro temporaneo”.