03 febbraio 2023

Noli marittimi, dalla carenza all’eccesso di stiva

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Il posto in stiva c'è ed è tanto. E, infatti, dopo il crollo dei noli marittimi dei container spot, i dati di Xenata evidenziano quello dei contratti a medio e lungo termine.

I dati sotto la lente

A gennaio 2023 lo Xeneta shipping index ha avuto un crollo di oltre il 13% rispetto a dicembre 2022. Si tratta di un valore che si fa notare: è infatti il più negativo di sempre da quando esistono le rilevazioni. Di più: si tratta de quinto decremento mensile consecutivo.

Secondo Xeneta, i numeri si spiegano con la difficile situazione macro-economica e geopolitica che ha portato alla diminuzione della domanda globale di trasporto marittimo e al conseguente eccesso di stiva.
La situazione è poi stata aggravata dalla scadenza di molti contratti di medio e lungo termine proprio nelle scorse settimane. E, pertanto, gli spedizionieri hanno spinto i vettori a una forte riduzione dei noli.

La situazione peggiorerà

Sempre secondo Xeneta, il peggio – o il meglio, a seconda del punto di vista – deve però ancora venire.
Ad aprile sono infatti in scadenza altri contratti, e pertanto sono prevedibili con un buon margine di certezza ulteriori ribassi.
I vettori sperano in un riequilibrio tra domanda e offerta di trasporto, ma c'è un ulteriore tassello da considerare: nel 2023 è previsto il varo di nuove grandi portacontainer.

L'export dall'oriente è in affanno

Analizzando i numeri, l’andamento nel mese di gennaio il maggior calo percentuale si è registrato nelle esportazioni dell’Estremo oriente, il cui indice ha perso oltre il 18 per cento.
L’indice delle importazioni in Europa ha invece ceduto del 17% per le destinazioni del nord Europa e del 15% per quelle del Mediterraneo. L’indice delle importazioni negli Stati Uniti perde infine quasi il 16 per cento.

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