A un mese di distanza dalla elezione a presidente di Freshfel Europe di Salvo Laudani l'Italia delle politiche agricole incassa anche la rielezione di Simona Caselli alla presidenza dell'Areflh, l'Assemblea delle regioni frutticole, orticole e floricole europee.
La terza elezione per la precisione. E per acclamazione. Sostenuta dai rappresentanti di Spagna, Francia e Belgio, non solo dagli italiani. Fatto che, oltre a commuovere la diretta interessata, conferma la valenza di quanto realizzato in questi anni da Simona Caselli, che a myfruit.it dichiara: “L'emozione è stata tanta, perché è stata una forte dimostrazione di stima e di apprezzamento per quanto abbiamo fatto insieme e, soprattutto, per esserci confermati un qualificato interlocutore della Commissione europea. Come attesta anche la folta presenza di rappresentanti della Dg Agri e della Dg Sante alla conferenza del 16 giugno a Trento. Merito della nostra natura multilaterale, ma anche di Jean-Louis Moulon (rieletto vicepresidente per la terza volta, ndr) che a Bruxelles mi è stato di grande aiuto”.
Obiettivi e sfide
“Il primo impegno di Areflh resta legato alla Ocm e avere una interazione diretta con le varie Direzioni generali è una ottima occasione per noi – continua la presidente – Soprattutto ora, perché ci permette di discutere i prossimi sviluppi normativi relativi agli interventi per il settore ortofrutticolo (Dg Agri) e, per fare un esempio attualissimo, la direttiva sull'uso sostenibile dei pesticidi (Dg Sante)”.
Durante questo terzo mandato Caselli chiederà ancora un maggiore coinvolgimento all'interno dell'Areflh, rafforzando le competenze che serviranno alla strategia Farm to Fork. Ma ben venga anche una maggiore presenza a fiere ed eventi internazionali di settore per i quali Areflh è pronta a fornire programmi e contenuti.
“Continueremo a dare supporto alle Op in ricerca e promozione – aggiunge Caselli – Non a caso a Trento abbiamo modificato lo statuto di Areflh prevedendo un terzo collegio (oltre a quello delle Regioni e quello dei Produttori, ndr), quello degli Esperti, in modo da potere coinvolgere formalmente chi si occupa di ortofrutta dal punto di vista della ricerca, della divulgazione o di temi particolari. E’ un collegio i cui membri verseranno un modesto contributo associativo annuo ad Areflh, ma non avranno diritto di voto per non alterare la natura dell'Associazione. Una soluzione che ci permetterà di coinvolgere importanti realtà di settore che possono aiutare Regioni e Aop a leggere meglio tendenze e situazioni contingenti“.
“Poi – termina – vorrei finalmente avere l'adesione in Areflh di importanti regioni produttrici italiane che ancora mancano all'appello, quali Campania, Puglia e Sicilia. E la Toscana. Ricordo che nel 2022 abbiamo azioni specifiche su nocciole e castagne. E quest'anno EuroCastanea torna in presenza, dal 12 al 14 settembre a Montella (Avellino), proprio in Campania”.
L'aggregazione può fare la differenza
Intanto, la rete Areflh di regioni e Op/Aop continua ad espandersi; l'assemblea generale ha convalidato altre due organizzazioni nazionali come membri associati: Abricots et pêches de France e l'Association nationale pommes et poires (Anpp). Il messaggio finale dell'assemblea è stato incentrato proprio sul potere di aggregazione in un contesto altamente instabile, a causa di guerre, cambiamento climatico e situazione post-pandemica. “Proprio nel periodo di maggiore smarrimento ci siamo dimostrati un solido punto di riferimento per i nostri soci, continuando a rappresentarli di fronte alle istituzioni – conclude Simona Caselli – Abbiamo anche organizzato riunioni tecniche online mensili, che proseguono ancora oggi. Tutto ciò ha contiribuito a rafforzarci e a creare maggiore attaccamento all'associazione“.
Ecco la presidente Areflh, Simona Caselli. Competenza al servizio dei produttori. E che queste cose le potesse spiegare in quattro lingue diventa quasi un dettaglio.