08 luglio 2020

Mirtilli e tecnologia, nuove soluzioni per la sicurezza alimentare

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La tracciabilità degli alimenti e, di conseguenza, una maggiore sicurezza alimentare, potrebbero presto prendere esempio dal mondo dei…mirtilli. Il portale specializzato in piccoli frutti www.italianberry.it, curato da Thomas Drahorad, storico imprenditore nel campo dei servizi per il settore ortofrutticolo, presenta la collaborazione tra Intel, la multinazionale dei processori e della tecnologia (fatturato da 75 miliardi di dollari) e l’americana Curry&Company, fornitore leader di mirtilli, per dimostrare come l’utilizzo della tecnologia blockchain nella catena di fornitura possa aiutare gli agricoltori a consegnare prodotti freschi sul mercato in condizioni ottimali.

“Le crescenti preoccupazioni per la sicurezza alimentare negli ultimi anni – riporta tra l’altro Italian Berry – hanno creato una domanda sia nel settore privato che in quello pubblico per una maggiore tracciabilità della catena di approvvigionamento alimentare e migliori controlli di qualità. Sia i consumatori sia i distributori hanno iniziato a richiedere prodotti che hanno dimostrato qualità, sicurezza e provenienza (come le certificazioni biologiche) per i prodotti deperibili. Nel luglio 2018, Intel ha collaborato con Curry&Company, un grande distributore indipendente di frutta dell’Oregon, per valutare come una soluzione innovativa della supply-chain potrebbe aiutare ad affrontare una delle sfide commerciali più pressanti di Curry: la raccolta e il trasporto dei mirtilli appena raccolti, mantenendo al contempo condizioni ambientali ottimali e fornendo una garanzia di qualità di prim’ordine ai propri clienti. Come altri frutti freschi, i mirtilli cominciano a maturare non appena raccolti, creando un ambiente per la crescita microbica e altre deviazioni di qualità come il marciume.

Intel ha lavorato con Curry & Co. per impiegare una soluzione integrata di IoT (Internet of Things) basata su blockchain. I vantaggi sono stati numerosi: maggiore garanzia dell’origine, che a sua volta rafforza la reputazione del marchio; monitoraggio quasi in tempo reale della frutta, portando ad un approccio più proattivo in termini di sicurezza, qualità e richiami, riducendo al minimo gli sprechi alimentari; scambio di dati digitale e affidabile tra i partner della catena di fornitura. La tecnologia blockchain, inoltre, assicura che i dati non possano essere manomessi o modificati. Qui si può consultare l’articolo completo.

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