Fare fronte alle bollette non è e non sarà facile per le imprese agricole. Il caro energia è pesante, per questo si sta lavorando a rendere meno dipendenti le aziende agricole dai combustibili fossili e puntare così sull'auto produzione. Per favorire il fotovoltaico ci sono i fondi del Pnnr. Il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli ha firmato il decreto con le direttive per l’avvio della misura Parco Agrisolare. A disposizione ci sono 1,5 miliardi di euro.
Zero consumo di suolo, pannelli solo nei tetti aziendali
Spesso le organizzazioni degli agricoltori e quelle ambientaliste sono salite sulla stessa barricata per combattere la colonizzazione della terra con gli impianti fotovoltaici. In tanti hanno espiantato colture per la posa dei pannelli. Ora la sensibilità culturale è cambiata: non è più accettabile la monocultura del silicio. Il decreto per questo esclude il suolo, i finanziamenti sono riservati esclusivamente agli impianti fotovoltaici da installare sui tetti dei fabbricati strumentali all'attività agricola.
E ci sono diversi benefici per le aziende. A iniziare dalla minore spesa per l'energia. Ma con i finanziamenti sarà possibile coprire anche i costi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture: con la rimozione di amianto ed eternit. Il deputato Filippo Gallinella (M5S), presidente della commissione agricoltura, elenca altri vantaggi: “Isolare termicamente i tetti o realizzare sistemi di aerazione che contribuiscono al benessere animale”. Ma potrebbero alimentare anche veicoli elettrici.
Obiettivo: 375.000 kW sui tetti aziendali
Il traguardo finale da tagliare è l'installazione di pannelli fotovoltaici per una potenza complessiva pari a 375.000 kW. E i contributi? “”L'agevolazione massima – spiega Gallinella – sarà pari al 50 per cento in Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna e al 40 per cento nel resto d'Italia. Ma potrà essere maggiorata di 20 punti percentuali nei seguenti casi: per i giovani agricoltori o per gli agricoltori insediati nei cinque anni precedenti; per gli investimenti collettivi, come impianti di magazzinaggio utilizzati da un gruppo di agricoltori o impianti di condizionamento dei prodotti agricoli per la vendita; per gli investimenti in zone soggette a vincoli naturali. E sarà anche possibile ottenere l‘erogazione di un anticipo del 30 per cento della domanda di contributo”. Entro il 30 giugno 2026 deve essere garantita la realizzazione, il collaudo e la rendicontazione degli interventi.
Energia solare su 20mila edifici, plaude Coldiretti
“L’annuncio dei bandi per accedere a 1,5 miliardi di finanziamenti per l’istallazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 20mila stalle e cascine, senza il consumo di suolo, è una prima importante risposta alla nostra mobilitazione a sostegno delle campagne, nell’interesse degli agricoltori e dei consumatori”. Parole del presidente della Coldiretti Ettore Prandini che promuove il bando Agrisole. “Un’opportunità – sottolinea Prandini – che consente l’installazione di pannelli fotovoltaici su una superficie complessiva pari a 4,3 milioni di mq per 0,43 GW sulle coperture degli edifici agricoli e zootecnici ma senza consumare terreno fertile”.
Ma c'è pure l'agrovoltaico, in Kenia gli ortaggi crescono meglio sotto i pannelli
Bene il solare, ma ci sono anche 1,1 miliardi di euro destinati all‘agrovoltaico dove sarà minimo l'intervento sul suolo. Solo una parte marginale e con lo sviluppo di tecnologia verticale. Sotto i pannelli non cresce niente? Secondo una recente ricerca in Kenia sotto i pannelli cavoli e altri ortaggi crescono meglio e più grandi perché l'ombra mitiga le temperature torride.