Nel quinquennio 2010-2015 il consumo pro-capite di frutta fresca in Germania ha registrato un aumento del 3,2%, secondo quanto riporta una nota dell'ICE. Nel 2012 erano state consumate 4,1 milioni di tonnellate di frutta, mentre nel 2013 è stato rilevato un aumento di 150.000 tonnellate che si è mantenuto costante anche nel biennio 2014-2015.
Tra le motivazioni dell'aumento di consumi di frutta fresca in Germania le performance registrate da uva da tavola e kiwi, con un incremento, sempre nel periodo 2010-2015, rispettivamente del 17% e del 12%. Seguono poi le banane (+11,2%), i mirtilli (+66,1%) e le ciliegie (+26,4%). Dati negativi, invece, per agrumi (esclusi limoni e lime), ananas (-40,7%) e prugne (-8%).
La mela è il frutto preferito dai tedeschi, con una quota del 25,9%, seguita dalle banane (20,3%) e, con quote minori, arance, mandarini e clementine, uva da tavola e pesche. Secondo gli esperti – riporta sempre la nota Ice – il consumo di frutta in Germania è destinato ancora a salire nei prossimi cinque anni, soprattutto grazie all’aumento del consumo di mirtilli (previsioni di crescita nel periodo 2015-2020: +33,5%), kiwi (+72,8%) e frutta esotica.
Il 57% della frutta fresca venduta in Germania è confezionata, mentre gli acquisti di frutta fresca sfusa rappresentano il 43%.
Tra le new entry nei supermercati tedeschi ci sono l’uva al gusto di zucchero filato, la cui licenza è posseduta da una azienda italiana (Cotton Candy dell'azienda pugliese Agricoper ndr), e le banane in confezione “fresh-cut”, quindi tagliate a fette e pronte al consumo.
Fonte news: ICE Berlin. Credit foto: www.suellau-lebensmittel.de