28 marzo 2017

Partnership Macfrut-Assosementi

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Non si arresta la rete di collaborazioni e partnership da parte di Macfrut e a poco più di un mese dall'edizione 2017 arriva l'annuncio di un'accordo con Assosementi.

Un partnership definita strategica da entrambe le parti poiché foriera di futuri nuovi sviluppi, a partire da un possibile Macfrut Seeds, “in grado di far conoscere le peculiarità del settore sementiero italiano con focus sul segmento orticolo e le sue diverse articolazioni – ricerca, moltiplicazione e distribuzione – che lo fanno apprezzare in tutto il mondo per l’elevata professionalità e specializzazione” si legge nella nota inviata dal Macfrut.

L'accordo tra Macfrut e l'associazione che raggruppa gli operatori del settore sementiero prevede che “Assosementi rappresenti per Macfrut l’interlocutore principale del settore sementiero orticolo e il punto di riferimento per le aziende del comparto. Nel contempo la Fiera dell’ortofrutta diviene la manifestazione di riferimento per Assosementi e l’appuntamento in cui far convergere l’attività e lo sviluppo in chiave internazionale dei propri associati che operano nel settore delle sementi da orto”.

Nel 2018 gli operatori sementieri parteciperanno alle missioni di promozione che Macfrut compie nei mercati esteri, ad esempio, in Africa, Asia o America Latina, dove ne sono state già pianificate 6 al momento e la collaborazione con Assosementi prevede anche la collaborazione  all’organizzazione delle attività della filiera in eventi fieristici internazionali.

“Questo accordo è il coronamento di un percorso di collaborazione iniziato nel 2015 – spiega Renzo Piraccini, presidente di Macfrut – Un’intesa che conferma Macfrut nel ruolo di Hub per l’internazionalizzazione della filiera ortofrutticola italiana”.

L'accordo prevede anche la presenza di un focus “interamente dedicato al settore sementiero orticolo italiano, all’interno del quale potranno essere organizzati eventi e workshop per far conoscere il valore del seme da cui non può prescindere l’intera filiera” sottolinea in una nota Assosementi.

“Già nell’edizione di Macfrut 2017 saremo presenti con una area espositiva dove cercheremo di evidenziare le specificità del settore sementiero italiano: ricerca e innovazione, produzione delle sementi e commercio. Il nostro auspicio è che sin dal primo anno di attivazione del Protocollo saremo capaci di dare risalto al nostro settore, fondamentale per lo sviluppo competitivo e sostenibile dell’intera filiera ma ancora troppo poco conosciuto e adeguatamente valorizzato” ha dichiarato Giuseppe Carli, presidente di Assosementi.

Il giro d’affari del settore sementiero orticolo itaiano, fa sapere sempre Assosementi, è stimato intorno ai 200 milioni di euro, di cui la metà rappresentata dall’export. Per quanto riguarda il segmento della moltiplicazione, le superfici investite per la produzione del seme restano concentrate in alcune aree particolarmente vocate della Penisola (Emilia-Romagna con il 33% della superficie totale, le Marche con il 23% e la Puglia con l’11%) anche se, negli ultimi anni si sta assistendo ad un ampliamento delle zone di moltiplicazione a testimonianza dell’interesse per tale tipo di coltivazioni ad elevato reddito.

“Una fiera oggi ha un senso solo se ha un ampio respiro internazionale – dichiara Alberto Lipparini, segretario generale di Assosementi – e Macfrut, con il cambio di passo che ha evidenziato nelle recenti edizioni, rappresenta la scommessa vincente in questa direzione. Già nell’edizione 2017 saremo presenti con una grande area in rappresentanza di tutti i nostri soci, diversi dei quali saranno presenti anche con propri spazi espositivi. Circa 170 delle aziende sementiere che operano in Italia aderiscono ad Assosementi e sviluppano un volume di affari di oltre 700 milioni di euro. Il settore sementiero orticolo in particolare rappresenta un brillante quanto dinamico esempio di professionalità. Il settore della moltiplicazione delle sementi nello specifico gode di solida considerazione in tutto il mondo e rappresenta un anello fondamentale dell’intera filiera produttiva”.

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