31 ottobre 2023

“Così mettiamo a valore le nostre mele”

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Tra i 500 e i mille metri di altitudine, al centro delle Alpi, nell’area di coltivazione omogenea più alta d’Europa, opera l’Associazione delle cooperative ortofrutticole della Val Venosta (7 cooperative frutticole, 1.500 aziende familiari, 850 dipendenti, 5.500 ettari,) che mediamente produce ogni anno 320mila tonnellate di mele di elevata qualità (di cui 45-50mila sono bio). Così si spiega il claim “Il paradiso delle mele” che lascia pochi dubbi sia sul microclima, sia sulla qualità di Vip Val Venosta.

Eppure, in epoca di crisi climatica e crisi dei consumi, produrre in zone vocate con il supporto di tecnologie avanzate e strutture di confezionamento all’avanguardia non basta. Occorre visione di insieme e di lungo periodo. Oltre a una strategia di vendita precisa e pianificata passo a passo. Myfruit.it ne ha parlato con Martin Pinzger e Benjamin Laimer, rispettivamente direttore generale e responsabile marketing Vip.

La vista dalla sede di Vip a Laces (Bolzano)

Analizzare gli acquisti

“Siamo partiti da un assunto – inizia Laimer – Ancora oggi il consumatore spesso acquista le mele basandosi su tre criteri: il prezzo, l’abitudine, il colore. Molto, troppo semplice. Eppure, le mele contengono più di 300 differenti aromi, possiamo contare su una enorme variabilità in grado di soddisfare una infinità di palati”.
Una informazione troppo importante per non metterla a valore. Così sono nate nel 2021 La Saporeria, La ruota dei sapori e il Trovamela. Un modo nuovo di comunicare le mele.

Per Vip è riduttivo pensare di descrivere l’universo mela solo dividendo le varietà per colore o dolcezza. “Serviva iniziare a descrivere le caratteristiche fisiche ed emozionali del prodotto mela: tessitura, sapore, aromi, profumo e valori interni – aggiunge Laimer – Per esempio, quando vogliamo descrivere la tessitura di una mela possiamo distinguerla per croccantezza, durezza, succosità, finezza della polpa e persino spessore della buccia”.

La Mela del mese

Così Vip Val Venosta in collaborazione con i suoi clienti (le principali insegne della grande distribuzione organizzata d’Europa, ndr) ha iniziato a lavorare sulle caratteristiche sensoriali di ogni singola mela. “Adesso con molte insegne stiamo mettendo a punto la Mela del mese – spiega il responsabile marketing – Vale a dire, proporre la mela ideale da degustare e inserire sul mercato a seconda del periodo dell’anno. A giugno? Noi consigliamo la Cosmic Crisp, mentre settembre è il mese giusto per SweeTango. E la Golden? Sicuramente 12 mesi l’anno”.

Un ulteriore passo avanti

Da decenni la mela è considerata un superfood. Ma il mercato (e il consumatore) sembrano non saperlo. Invece, se le proprietà benefiche di questo frutto fossero abbinate a particolari alimenti il risultato sarebbe una perfetta combinazione di benessere e gusto.

Ecco perché Vip ha pensato di puntare sul food pairing e sulla medicina culinaria con l’aiuto di Chiara Manzi, nutrizionista e ambassador social per Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, specializzata in nutrizione anti-aging. “Abbiamo avviato lo studio dell’abbinamento della mela con alimenti e ingredienti che potenziano le proprietà e le qualità gustative e nutrizionali”, conclude Benjamin Laimer.


I risultati dello studio saranno comunicati su booklet (descrizione degli aspetti salutistici della mela, creazione di abbinamenti secondo la medicina culinaria, messa a punto e ricettazione degli abbinamenti e individuazione delle basi scientifiche a supporto degli aspetti sensoriali e territoriali), articoli scientifici pubblicati sul blog chiaramanzi.it e condivisione social sui canali Facebook e Instagram sia di Chiara Manzi sia di Mela Val Venosta.

Partner dei distributori

“Abbiamo sviluppato ottime collaborazioni con tanti retail, in Italia e in Europa, grazie anche alla nostra esperienza nel category management, tanto che ora riusciamo a dare qualche input ai nostri clienti – prosegue il direttore Martin Pinzger – E’ proprio il caso della Mela del mese, dove indichiamo il periodo ideale per singola varietà, ma siamo in grado di fare di più, per esempio suggerire per ogni varietà i canali ideali”.

Il messaggio è sempre orientato a una collaborazione positiva. “Vogliamo fornire un servizio di first class apple partner a tutti gli anelli della filiera e soddisfare le esigenze di tutti i nostri clienti strategici, garantendo loro qualità di prodotto ed efficienza del servizio. La soluzione sta nel mantenere standard elevati”, osserva il direttore di Vip, che continua: “Non vogliamo subire le problematiche della filiera e lamentarci, ma gestirle e risolverle. Il nostro senso di responsabilità ci chiede di mettere a servizio dei nostri clienti strategici la nostra esperienza. E ambire a un successo per entrambe le parti”.

Da qui, dunque, il prodotto giusto nel momento giusto. Ma non solo. “Poi, dobbiamo trovare il prezzo corretto e l’esatta posizione a scaffale. Il tutto comunicato con idee chiare. Sapendo quali Paesi vogliono le mele di grosso calibro e quali le piccole e acidule. Sono passaggi logici”.

La varietà envy in raccolta in questi giorni

Strategia varietale

Un ultimo passaggio va fatto sulle fondamenta di questa architettura, le mele.

Vip Val Venosta produce mele (perlopiù, ma anche ciliegie, albicocche, fragole e cavolfiori), da qui tutto ha inizio. E da qui si deve sviluppare il futuro: valorizzazione delle mele tradizionali in combinazione ad altre nuove varietà le cui proprietà saranno trasmesse al consumatore.

“Come azienda evoluta, dobbiamo produrre per il mercato, sapere su quali mercati vogliamo arrivare e, pertanto, controllare l’evoluzione varietale – afferma Pinzger – Il nostro piano strategico 2020/2030 parte da una certezza, che è anche il nostro punto di forza. Siamo e saremo anche nei prossimi anni specialisti della Golden Delicious che, da sola, vale il 50% delle nostre vendite (oltre 170mila tonnellate sulle 345mila previste per il 2023). Da qui al 2030 prevediamo una leggera contrazione, ma resta comunque la nostra principale varietà. Per quanto riguarda le altre varietà classiche, Red Delicious, Gala e Fuji rimangono nell’assortimento di base, così come Pinova continua a essere una specialità per la seconda parte della stagione”.

“Poi ci sono le nuove varietà vincenti come Cosmic Crisp, envy, Ambrosia e Kanzi che si ritaglieranno spazi importanti, insieme alle nuove varietà di nicchia quali Kissabel, SweeTango e yello che andranno a coprire esigenze specifiche. Sul fronte bio, invece, Gala è la varietà leader per 12 mesi, mentre la Golden Delicious è destinata a mercati ben definiti”, conclude Martin Pinzger.

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