06 aprile 2012

“La frutta secca è sempre più sana”

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Negli ultimi anni, le importazioni di frutta secca all’interno dei Paesi dell’Unione Europea sono state decisamente all’insegna della salubrità, dal momento che le partite trovate irregolari sono in netto calo. A rilevarlo è una nota diffusa da Nucis Italia, la rappresentanza italiana della Fondazione Mondiale Nucis, che si occupa della divulgazione delle qualità salutistiche della frutta secca. “Nucis Italia – dichiara l’associazione – manifesta apprezzamento per la pubblicazione del Reg. 274/2012, che riduce la frequenza dei controlli in importazione per la presenza di aflatossine nelle nocciole turche e nelle noci del Brasile; questo è il risultato dell’ottimo lavoro svolto sul fronte della prevenzione dalla Commissione Europea e dagli operatori del settore…Gli ultimi dati ufficiali ci dicono che dal 2008 al 2011 le partite contaminate di nocciole turche rigettate all’ingresso nell’Unione sono passate da 61 a 16 unità, mentre quelle di noci del Brasile da 4 a 0. Questa è la corretta chiave di lettura del provvedimento ed il risultato di una massiccia campagna di sensibilizzazione accuratamente preparata e portata avanti dalla Commissione Europea, che ogni anno investe ingenti fondi nel controllo dei contaminanti sui prodotti in arrivo alle frontiere ed in missioni presso le zone di produzione per verificare il rispetto delle specifiche con le quali vengono effettuate le analisi sulla frutta secca…E’ appena il caso di ricordare che tutti i prodotti soggetti a controllo per le aflatossine devono viaggiare con un certificato di analisi emesso dalle autorità del paese esportatore e successivamente vengono controllati alle frontiere comunitarie secondo una frequenza stabilita dal Reg. 1152/2009 (a cui il reg. 274/2012 di cui stiamo parlando porta solo alcune modifiche). Per il controllo vengono applicati metodi di campionamento molto rigidi con costante aggiornamento tecnico e teorico”.

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