Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, nel corso dell’audizione sulla Legge di Bilancio 2024 dinanzi alle commissioni congiunte bilancio del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, ha rilevato: “Condividiamo la necessità di concentrare le risorse previste nella Legge di Bilancio in provvedimenti che siano di aiuto alle fasce meno abbienti in questo momento di particolare criticità, derivante soprattutto dagli effetti dell’inflazione e dall’aumento dei tassi di interesse. Il settore della distribuzione moderna ha collaborato in corso d’anno ad importanti iniziative che vanno nella stessa direzione, proprio per contribuire al sostegno delle famiglie più in difficoltà. In particolare con la carta Dedicata a te, che ha previsto una scontistica del 15% sugli acquisti effettuati, e con l’adesione pressoché unanime delle nostre aziende al Trimestre anti-inflazione. Il sistema economico nazionale necessita peraltro di interventi di carattere strutturale in questa direzione, per evitare che la riduzione dei consumi si trasformi progressivamente in un più diffuso clima di sfiducia”.
“Sono apprezzabili – ha proseguito il presidente di Federdistribuzione – gli interventi previsti per la riduzione del cuneo fiscale e la riduzione delle imposte sui premi produttività, così come le maggiori tutele introdotte per le lavoratrici madri e i congedi parentali. Le misure non hanno tuttavia carattere strutturale e non sono previsti interventi a favore delle imprese, che invece sarebbero auspicabili. Inoltre, a favore dell’occupazione sono ancora necessari incentivi per l’assunzione di giovani, donne e disoccupati, mentre la detassazione degli incrementi salariali derivanti dalla contrattazione collettiva nazionale e del lavoro notturno e festivo estesa a tutti i settori potrebbe aiutare i lavoratori in un periodo di forte inflazione”.
Ancora, Buttarelli ha aggiunto: “Per quanto concerne le misure che riguardano le imprese e le famiglie occorre soffermarsi su alcuni aspetti specifici. In primis, pur apprezzando il rinvio all’1 luglio 2024 della plastic tax e sugar tax, riteniamo che la situazione economica attuale richieda un’ulteriore riflessione su queste due imposte, valutandone la definitiva abrogazione o, quantomeno, una proroga di entrambe di almeno un anno, per non gravare le imprese di maggiori costi, oneri e adempimenti ed evitare soprattutto ulteriori tensioni inflazionistiche sui consumatori. Allo stesso tempo, seppur sia chiaro come il passo indietro sulla riduzione dell’Iva sui beni per infanzia e igiene femminile sia dovuto alla poca efficacia ottenuta dalla misura lo scorso anno a causa del contesto inflazionistico, riteniamo che riportare l’Iva al 10% su questi beni rischi di generare un aumento del prezzo finale dei prodotti per le famiglie, andando nella direzione opposta rispetto a quella che si intende perseguire con questa manovra finanziaria”.
Infine, Buttarelli ha concluso: “Per quanto riguarda la necessità di favorire la crescita delle imprese e dell’economia del Paese, la modifica alla normativa recentemente prevista in tema di credito di imposta per gli investimenti nella nuova area Zes Unica del sud Italia è un‘occasione molto importante per attrarre investimenti in quelle aree, ma è necessario intervenire sui requisiti, eccessivamente stringenti, per rendere lo strumento praticabile per la gran parte dei settori economici che intendono investire al Sud e rilanciarne l’economia anche con interventi di rigenerazione urbana. Infine, l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione delle imprese rappresentano un fondamentale impulso per la crescita della produttività. Sarebbe quindi auspicabile che si prosegua sulla strada tracciata dal Piano Transizione 4.0, anticipando l’attuazione della riforma fiscale, con politiche incentivanti per l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese”.