Cosa rende così pregiata la noce di Sorrento e quali sono i suoi mercati di riferimento? La redazione di Mysnack lo ha chiesto alla Vincenzo Caputo S.r.l., storica azienda campana specializzata nella lavorazione di frutta secca. “La Sorrento – riferiscono dalla Caputo – è la più pregiata e diffusa varietà campana, originaria della penisola sorrentina, che col tempo ha dato luogo a un’ampia gamma di biotipi, tutti commercialmente noti come Noce di Sorrento. I due ecotipi più diffusi sono: uno allungato, regolare, leggermente appuntito all’apice e smussato alla base, l’altro rotondeggiante, più piccolo. Le valve, in entrambi i casi, sono lisce e di ridotto spessore. Il frutto è costituito da un gheriglio di sapore gradevolissimo, poco oleoso e di colore bianco crema. Una delle principali peculiarità è che, a differenza delle altre cultivar, il gheriglio può facilmente essere estratto integro, cosa che la rende particolarmente apprezzata dall’industria dolciaria e dai consumatori. La principale zona di coltivazione della Noce Sorrento è la costiera Sorrentina, ma la coltivazione è presente anche nell’agro acerrano-nolano, nell’area flegrea, nei comuni vesuviani, nel Vallo di Lauro e Baianese, nell’area del Taburno e della Valle Caudina, nella Piana Casertana, nell’area dei Monti Picentini e Valle dell’Irno. La produzione Campana è in media 10000 tonnellate di noci (il 15% circa della produzione nazionale), nella maggior parte (più dell’80%) rappresentata dai due ecotipi della Sorrento”. (fine prima parte)
21 dicembre 2011
“Mysnack in tour”: la noce di Sorrento
52