13 febbraio 2024

"Per il futuro della nocciola abbiamo bisogno della ricerca"

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Va bene ma non benissimo per la Nocciola Piemonte Igp. L’annata, infatti, è stata caratterizzata da alcune difficoltà in campagna, in primis dalla siccità che ha messo a dura prova le piante. Così Graziano Maestro, presidente della Coricoop Cooperativa corilicola Langhe Monferrato e Roero di Alba (Cuneo), interviene su myfruit.it per auspicare un interessamento, da parte del mondo della ricerca e delle associazioni di categoria, per preservare la produttività dei corileti. Anche perché, ormai, coi cambiamenti climatici bisognerà sempre più conviverci.

“Mi rivolgo soprattutto ai tecnici e alle azioni che possono mettere in campo le associazioni di categoria – spiega Maestro – affinché sia preservata la produttività nella corilicoltura. Negli ultimi anni stiamo infatti perdendo importanti margini in questo senso e sarebbe quindi importante trovare soluzioni che oggi non ci sono. Ad esempio, il fenomeno della cascola deve essere ancora approfondito per comprendere quali siano le sue reali cause. Ormai troppo spesso ci troviamo a che fare con tali situazioni, in cui le piante crescono bene fino a giugno e poi inizia una cascola troppo abbondante per essere normale”.

Tanto che sulle previsioni per il 2024 Maestro non si sbilancia e aggiunge: “E’ ancora una grande incognita, anche perché bisognerà vedere come andrà con il clima e la cimice. Posso solo dire, al momento, che la fioritura è stata buona in alcune zone e più scarsa in altre”.

Ultimo ma non meno importante, sull’andamento del mercato per la Nocciola Piemonte Igp, Graziano Maestro commenta: “Dopo l’ottobre scorso, quando i listini si erano abbassati, ora sono tornati ai livelli di inizio campagna, attestandosi all’incirca sugli 8 euro punto resa. Trovo che questo prezzo rispecchi la qualità non eccelsa del prodotto, dovuta a percentuali più alte del solito di cimiciato e di avariato, che costringono a implementare la selezione. Con una produzione normale, il prezzo sarebbe invece basso. Siamo comunque soddisfatti della domanda, che continua a essere ben presente”.

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