Al centro del convegno “L’innovazione che genera valore“, organizzato da Nova Siri Genetics, il 21 marzo a Policoro (Matera), sarà la protezione delle nuove varietà. Per questo motivo, è stato chiamato come relatore Francesco Mattina, alla guida dell’Agenzia di protezione vegetale (Cpvo).
“Il sistema comunitario di tutela delle varietà vegetali è uno strumento legale essenziale nell’Unione europea per incentivare l’innovazione nel settore agricolo e orticolo – dice il presidente Mattina a myfruit.it – Fornisce un diritto esclusivo al detentore di una varietà vegetale, permettendogli di controllare la produzione, la vendita e la distribuzione della varietà per un determinato periodo , 25 o 30 anni, in base alla varietà protetta”.
“Questo diritto – continua – è concesso alle nuove varietà che sono distinte, omogenee e stabili, e che hanno un nome appropriato. La sua importanza risiede nel promuovere l’innovazione, proteggere gli investimenti in ricerca e sviluppo e garantire la biodiversità”.
Privative varietali e proprietà intellettuale
In Europa, la protezione delle varietà vegetali è regolata dal regolamento (CE) n. 2100/94. “Questo sistema – spiega Mattina – offre un equilibrio tra gli interessi degli ottentori e quelli dell’agricoltura in generale, consentendo l’uso di materiale riproduttivo per la ricerca e per la creazione di nuove varietà senza il consenso del detentore del diritto. A livello mondiale, la protezione delle varietà vegetali è regolata in molti paesi attraverso sistemi nazionali, che spesso seguono le linee guida dell’Upov (Unione internazionale per la protezione delle nuove varietà di piante). Questo garantisce un certo livello di uniformità e riconoscimento reciproco dei diritti”.
Focus fragole e piccoli frutti
Il settore delle fragole e dei piccoli frutti è un’area di grande interesse per l’innovazione varietale. “Le fragole e i piccoli frutti sono colture ad alto valore e c’è una forte domanda di nuove varietà che offrano miglioramenti in termini di resa, resistenza alle malattie, qualità del frutto e adattabilità alle diverse condizioni climatiche e ambientali – chiarisce il presidente del Cpvo – La protezione delle varietà in questo settore è quindi fondamentale per incentivare la ricerca e lo sviluppo di nuove varietà che possano rispondere a queste esigenze”.
Collegare ricerca scientifica e sperimentazione con chi produce
Un altro aspetto sottolienato dal presidente Mattina riguarda il dialogo tra le aziende produttrici e il mondo della ricerca. “È essenziale stabilire una stretta collaborazione tra i centri di ricerca e le aziende produttrici. Questo può essere ottenuto attraverso la creazione di partnership e programmi congiunti di ricerca e sviluppo, nei quali gli scienziati lavorino direttamente su problemi specifici che le aziende affrontano”.
I programmi di finanziamento e gli incentivi, poi, possono essere orientati a sostenere progetti che promuovano la trasferibilità dei risultati della ricerca in applicazioni pratiche. “È anche importante promuovere una comunicazione efficace tra il mondo accademico e il settore industriale per garantire che le innovazioni siano rapidamente adottate e messe in pratica”, ricorda Mattina.
Opportunità e finanziamenti per le aziende produttrici
“Siamo molto soddisfatti di poter aiutare le aziende che cercano protezione per le loro nuove varietà – conclude Francesco Mattina – Per esempio abbiamo ottenuto un sostanziale aumento del budget per l’Sme Fund 2024. É un meccanismo della Commissione Europea che consente di ottenere un voucher di 1.500 euro specificamente mirato a sovvenzionare fino al 75% dei costi associati alle tasse di domanda online e alle tasse di esame del primo anno presso il Cpvo”.
Appuntamento, dunque, il 21 marzo a Policoro (Matera) con il convegno “L’innovazione che genera valore“, organizzato da Nova Siri Genetics.