06 settembre 2023

A Bari i grossisti protestano per la riduzione degli spazi

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Non c’è pace a Bari sulla gestione del mercato ortofrutticolo. Gli operatori aspettano da decenni di traslocare al Maab, il nuovo sito completato da anni e beneficiario anche di un finanziamento del Pnrr da 6,7 milioni per la digitalizzazione e l’efficientamento energetico, ma si complica la situazione del Moi, l’attuale sede. Nei giorni scorsi i grossisti hanno manifestato contro la decisione di Comune e Amiu (l’azienda per la raccolta dei rifiuti) di dedicare una parte dell’area mercatale al deposito di veicoli da lavoro. Scelta che si traduce in meno spazio per le attività ortofrutticole e soprattutto non piace la vicinanza con questi mezzi visto che si lavora con il cibo.

Le promesse dell’assessore Petruzzelli

La protesta si è fatta sentire nei palazzi della politica comunale. La conferma arriva dall’intervento al mercato dell’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli. Il rappresentante dell’amministrazione Decaro ha prima ridotto i metri della corsia concessa all’Amiu e poi rassicurato gli operatori sulla provvisorietà del deposito. Ma non è finita qui: l’assessore ha promesso l’apertura di un parcheggio al Moi. Opera attesa da 20 anni.

Gli operatori restano in guardia

Pur con le rassicurazioni comunali gli operatori restano in guardia. Pino Lucatorto, presidente Fedagro Bari, sottolinea a myfruit.it come sia mancata la concertazione e il “nostro coinvolgimento“. Insomma dal Comune hanno fatto tutto da soli: “Non ci hanno informato del sopralluogo, siamo stati esclusi da questa decisione. Non l’unica visto che abbiamo chiesto da tempo, attraverso percorsi istituzionali, un incontro con l’assessore delegato”.

Un altro dato sottolineato dal rappresentante dei grossisti è la difficoltà di manovra dei mezzi dedicati al trasporto dell’ortofrutta: “Già oggi con la presenza di tre Tir in contemporanea si creano dei disagi e si rallentano tutte le operazioni. Tutto tempo sottratto al lavoro, con una riduzione dell’area si complica ancora di più la situazione”.

Ci sono anche altre conseguenze secondo gli operatori: “Sono preoccupati anche gli addetti al facchinaggio che temono la riduzione dell’affluenza dei clienti a causa del caos provocato dal restringimento del parcheggio. Per non parlare del mancato coinvolgimento dei componenti della commissione comunale di riferimento”.

Quando il trasferimento al Maab?

Quest’ultimo fatto ha permesso di riaprire la discussione sul trasloco. “Siamo tenuti all’oscuro. Si esalta il finanziamento ottenuto grazie al Pnrr per la nuova sede. Ma non sappiamo niente visto che per aprirla serve un bando per l’affidamento. Siamo con una struttura completata ma all’anno zero per quanto riguarda la gestione. Buio pesto”.

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