Ad Arezzo il più conveniente in assoluto, ad Aosta, invece, il più caro. Un’indagine di Altroconsumo, svolta in 61 città dello stivale, confrontando 900mila prezzi di 950 punti vendita tra ipermercati, supermercati e discount, ha tracciato una geografia dei prezzi nei luoghi principali dove avviene la spesa degli italiani, vale a dire nella GDO. Così emerge come Pisa sia in media la città più conveniente, seguita da Firenze e Verona, mentre Aosta, insieme a Siracusa, Sassari, Cagliari e Catania siano le più care. L’indagine dell’associazione più diffusa in Italia con i suoi 345mila soci, ha preso in considerazione 531 prodotti di marca tra biscotti, frutta, detersivi e bibite, ma ha considerato anche gli stessi scelti tra i più economici. Emerge, così, che la concorrenza sembra far bene al portafoglio, poiché nelle regioni dove sono presenti più insegne (Toscana, Umbria, Veneto e Emilia Romagna) aumenta il risparmio, mentre, al contrario, il costo lievità là dove la scelta diminuisce, come, ad esempio, in Valle d’Aosta, Trentino e, in generale, in tutto il centro-sud. Se decidiamo, poi, nel carrello, di non riporre prodotti di marca, il risparmio sale al 55%, sino al 61% se ci rivolgiamo esclusivamente agli hard discount, spendendo 3500 euro l’anno rispetto ai quasi 7000 euro di alcune città. Le insegne in media più care? Gulliver, Despar e Billa. Le più convenienti, invece, U2, Doc e Iper. Tra i discount, il più economico è invece, Eurospin.
03 settembre 2012
A caccia dei supermercati più convenienti
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