Dai tessuti a limoni, legumi, ma pure verdure e ortaggi. Vegetali tutti da valorizzare con prodotti finiti di IV e V gamma, mentre con i gusci delle mandorle si produrrà energia. Innovazione e transizione energetica. Il binomio che guida il processo di recupero industriale dell'ex stabilimento ex-Miroglio di Castellaneta, in provincia di Taranto. Fallito il sogno della produzione tessile si passa all'ortofrutta. Con Agromed, la società benefit interamente partecipata dalla Camera di commercio di Taranto, finanziata dal Cipe con circa dieci milioni di euro.
Il volano? La IV e la V gamma
Non più vendere sul campo, ma conferire allo stabilimento per ottenere prodotti con valore aggiunto maggiore. Questa la sfida su cui punta l'amministrazione comunale che ha lasciato il testimone alla nuova società. Che lancia un appello a tutti i produttori vicini all'area industriale: partecipate al progetto. La mission? Da Agromed in estrema sintesi fanno sapere che si tratta di polo logistico dedicato all'ortofrutta per allungare la shelf life dei prodotti anche facendo ricorso alla quarta e quinta gamma, ma pure puntare l'essiccazione di frutta e verdura.
Con gli scarti delle mandorle si produce energia
Dal Comune sottolineano come con Agromed oltre le “lavorazioni di verdure e gli ortofrutticoli freschi che, dopo la raccolta, sono sottoposti a processi tecnologici di minima entità finalizzati a garantirne la sicurezza igienica e la valorizzazione” è previsto un progetto di economia circolare: “E' prevista la sgusciatura delle mandorle con la valorizzazione del mallo e del guscio a fini energetici, con il coinvolgimento in particolare dei produttori locali”.
Nel programma anche il turismo con percorsi esperienziali
L'enogastronomia è un volano turistico. In una regione come la Puglia impossibile non fare i conti con il mondo delle vacanze: “Nella strategia di Agromed grande attenzione è riservata alle sinergie con il turismo, creando dei percorsi esperienziali in grado di attrarre e conquistare pubblico e mercati”.
Ritornano al lavoro 28 persone
Ritorno all'agricoltura, ritorno al lavoro per 28 ex operai dello stabilimento. Lo sottolinea il sindaco di Castellaneta, Giovanni Gugliotti: “Con la disponibilità dello stabilimento si avvia definitivamente l'investimento di Agromed. Diamo un messaggio di speranza al territorio, con la reindustrializzazione del sito e il ritorno in fabbrica dei lavoratori, protagonisti di una nuova stagione di sviluppo del territorio, fondata sulla nostra naturale vocazione alle produzioni di eccellenza dell'ortofrutta“.
Non possiamo non citare il presidente di Agromed, Vincenzo Cesareo: “Ringraziamo il Comune di Castellaneta e l'azionista Camera di Commercio per averci consentito di sbloccare lo stallo sull'acquisizione dello stabilimento. Ora siamo pronti a metterci alacremente a lavoro per far diventare Agromed un fiore all'occhiello per la nostra agroindustria”. E così sia.