A Halloween esiste l’alternativa al pieno di caramelle gommose e dolci ultra trasformati fatto dai bambini in giro per dolcetto o scherzetto. La propone L’Insalata dell’Orto che arricchisce la linea di snack Metti un fiore – con cui viene commercializzata la gamma a base di fiori eduli disidratati arricchiti da frutta secca e semi tostati – con la limited Dolcetto-Scherzetto.
Con questo snack l’azienda veneta, principale produttore europeo di fiori commestibili, presenta quella che definisce “l’alternativa salutare ai classici dolciumi di Halloween”. Cosa si scopre dentro la confezione (un vasetto da 80 grammi)? “Un mix colorato con petali di tagete disidratati, mandorle pralinate e rotelle di liquirizia“. Quest’ultime sono il frutto di un accordo con il noto marchio Haribo. C’è lo zucchero, ma come ha sottolineato Sara Menin, project & development manager del brand durante l’incontro con la stampa, si tratta di un compromesso, ma utile per un’alternativa ai dolci iper processati.
Animare il reparto ortofrutta
La promozione dello snack è supportato da una campagna di comunicazione basata anche su un palbox porta prodotti in cartone 30×40 con 36 vasetti. “E’ una proposta che rompe gli schemi e dà colore e brio al reparto ortofrutta – dice Sara Menin- facendo leva su una ricorrenza particolarmente gioiosa come Halloween che alimenta le vendite di prodotti dedicati”.
Su questo punto la manager spiega la scelta con un ragionamento sul reparto ortofrutta: “Rispetto agli altri resta anonimo, l’unico a non usare le ricorrenze per promuovere i prodotti e non ha layout adatti. Si finisce di fianco al minestrone o alle melanzane. Il palbox è un input in più per il capo reparto per poter posizionare un prodotto che ha una sua logica e immagine”.
Uno snack a base di tagete
Sara Menin illustra gli ingredienti dello snack a iniziare dal fiore: il tagete. “Viene coltivato nelle nostre serre a Mira, in provincia di Venezia, è un fiore spettacolare: il suo colore arancione lo rende perfetto per essere accostato ad Halloween, il suo sapore è delicato e viene esaltato dall’abbinamento con la mandorla pralinata. Può essere la giusta occasione per fare assaggiare anche ai bambini i fiori disidratati”.
Puntare sui piccoli: “Dolcetto-Scherzetto può essere utilizzato come gadget da regalare nel periodo della ricorrenza, per rendere simpatica la merenda o un momento della giornata, oppure come degno sostituto dello scherzetto quando i bambini bussano alla porta”.
Il vasetto snack ha un prezzo di vendita consigliato di 3,99 euro e sarà in distribuzione dalla prima settimana di ottobre. Dove? “In 50 insegne del Gruppo Arca e di Despar, copriremo buona parte del Nord Italia e nel dettaglio Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e la bassa Lombardia”. I fiori sono dell’azienda, la frutta secca di fornitori certificati anche esteri.
Azienda in controtendenza
La filiera della IV gamma soffre, L’Insalata dell’Orto è in controtendenza. Si investe, via ai lavori di ampliamento per aumentare la superficie refrigerata, e si presentano novità. “Abbiamo 17 aziende che conferiscono oltre l’80% della produzione, un elemento che ci permette un controllo completo: dal seme alla busta. In 21 anni siamo andati avanti – sottolinea la manager – con piccoli passi ma continui e oggi su 350 ettari quasi 250 sono in biologico“. Un valore aggiunto.
Va bene la differenziazione, ma senza lasciare il core business: “Puntiamo sui fiori ma restiamo sulle insalate e non prendiamo altre strade come la quinta gamma”. La disidratazione ha anche una sua logica pratica: “Produciamo 100mila fiori freschi al giorno, a inizio autunno e primavera si sale a 300mila che il mercato del fresco non è in grado di assorbire. Per la lavorazione utilizziamo metodi che permettono di tenere bene il colore e non alteriamo le caratteristiche organolettiche. Restiamo fedeli al mondo agricolo con le diverse varietà coltivate: indivia, pan di zucchero e i radicchi come il Castelfranco Igp. Il legame con la tradizione agricola – conclude Menin – è il segreto, con la creatività, di questa controtendenza”.
I fiori si vendono agli operatori Horeca, un super food
L’azienda è il primo produttore di fiori edibili e il 98% è venduto al mondo horeca. Il motivo? “C’è poca informazione sul mangiare i fiori, noi lavoriamo – aggiunge Menin – con la formazione per far fare esperienze di consumo, ma ci vorrà qualche anno. Ci aiuta il mondo Horeca. Anche nella nostra piattaforma per l’80% i clienti sono ristoranti, pasticcerie, aziende che fanno preparazioni. Negli ultimi mesi il fiore disidratato sta entrando nell’industria alimentare dove il fresco non può essere utilizzato”.
I valori nutrizionali? “Abbiamo fatto gli esami e può essere considerato come super food ma non abbiamo ancora declinato la comunicazione in questo senso perchè è un tema critico. Su 100 grammi abbiamo una quantità sei volte superiore di vitamine rispetto a 100 grammi di arance, nella comparazione con i mirtilli si hanno otto volte più di polifenoli. Ma attenzione la quantità di consumo sono diverse”. C’è da studiare la comunicazione adeguata.