Produzione, mercato, innovazioni tecnologiche e nuove opportunità anche sul fronte della distribuzione: sono state tante le tematiche affrontate nel corso del terzo Simposio della fragola e dei piccoli frutti che si è tenuto ieri a Marsala, zona tradizionalmente dedita alla coltivazione della fragola ma con un interesse crescente verso tutti i piccoli frutti.
Organizzato da Agrisicilia, il Simposio ha richiamato un folto numero di produttori locali, ma anche diverse aziende di settore pronte e raccontare le proprie novità, dal breading al packaging, alle opportunità del digitale.
Ricerche e sperimentazioni
ll Simposio è stato aperto dall’intervento di Cristiano Carli, di Agrion, Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese, che ha analizzato le similarità fra Piemonte e Sicilia nella coltivazione del mirtillo.
Carli ha subito evidenziato come, nell’arco di pochi anni, la superficie coltivata a mirtillo sia cresciuta sia la nord che al sud Italia. La Sicilia, ad esempio, è passata da 27 ettari ai 51 del 2023. Carli si è soffermato inoltre sulle problematiche fitosanitarie e le possibili soluzioni, accennando anche alla collaborazione con l’Università di Palermo per testare dei limitatori naturali.
Del post raccolta e, in particolare, della necessità di ridurre il calore in campo si sono occupate Ilenia Tinebra e Graziana Errera del Dipartimento Saaf dell’Università degli studi di Palermo mentre, a seguire, l'azienda siciliana Mugavero ha presentato i risultati della ricerca condotta insieme all’Università di Palermo.
Da più parti è stato evidenziato l’interesse crescente da parte degli Italiani nei confronti dei piccoli frutti. Da qui, anche lo sviluppo del progetto Tinfrut di cui ha parlato Francesca Cerami, di Idimed.
Cosa dice il mercato
La situazione relativa a produzione e consumo di piccoli frutti è stata illustrata da Thomas Drahorad, di Italian Berry che ha preso parte al Simposio in video collegamento. I dati sono interessanti già a partire dalla produzione, con la fragola che si impone fra tutti con 4070 ettari coltivati, seguita dal mirtillo con 1600 ettari.
L’interesse verso comparto è evidente dai dati di fatturato: dal 2020 ad ora, quello del mirtillo, ad esempio, è quasi raddoppiato.
Per quanto riguarda il valore, nonostante una sostanziale stabilità dei consumi, nel 2023 le fragole sono cresciute in valore del +7.2% rispetto all’anno precedente. Crescita su entrambi i fronti invece per i mirtilli con una quantità cresciuta del + 4,4% rispetto al 2022 e un valore che segna un +22.9% rispetto all’anno precedente. Stessa cosa per i lamponi con un aumento delle quantità del +3,4% e una crescita in valore del +21.0%. Bene anche per le more che registrano un importante +16,3% in quantità ed un valore in aumento del +46,2%.
Particolarmente importante il dato sulla penetrazione nelle famiglie italiane: “Questo è un segnale di forte potenzialità. In mercati più evoluti, dove è stata fatta una forte promozione sui consumi, la penetrazione è di oltre il 50%. C’è dunque la possibilità di interessare più famiglie al consumo di piccoli frutti anche in Italia”, ha sottolineato Drahorad. Tutti i dati presentati sono disponibili per gli iscritti a Italian Berry.
Sul fronte prezzi, Drahorad ha evidenziato che nel 2023 il prezzo medio del mirtillo si è aggirato intorno ai 13, 39 euro e quello dei lamponi sui 17,79.
16,98 quello delle more e un po' più basso, 13, 58 euro, quello dei ribes. Si evidenzia la tendenza del consumatore italiano ad acquistare quando il prezzo è più basso.
Drahorad ha infine sottolineato un trend in atto a livello globale. “Si è passati da una situazione in cui la preoccupazione principale era garantire la quantità, con più superfici, più disponibilità di prodotto e sviluppo dei mercati, a uno in cui bisognava pensare alla qualità. Ora siamo passati ad una terza fase in cui l’obiettivo è dare valore”, ha spiegato Drahorad. Tutti i dati presentati sono disponibili su Italian Berry.
Del Monte punta alla Sicilia
In un'ottica di diversificazione di prodotto, la multinazionale Del Monte ha scelto la Sicilia per aprirsi al mercato dei piccoli frutti. Il Simposio di Marsala è dunque servito per incontrare i produttori e raccontare loro del progetto in vista di una possibile collaborazione. Il progetto partirà già dal prossimo settembre grazie alla collaborazione con l'azienda marsalese A Piccoli Frutti che ha messo a disposizione il proprio magazzino già certificato.