14 gennaio 2022

Abbasciano chiude il 2021 con un +6,5% di fatturato

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Da oltre 70 anni Abbasciano rappresenta un unicum in Trentino Alto Adige, essendo la sola azienda di questa regione specializzata nella lavorazione e commercializzazione di frutta secca ed essiccata. Il 2021 ha segnato una svolta importante per quest’impresa, inserita coi propri prodotti sia nel circuito della Gdo sia in quello dell’Horeca. Per un primo bilancio e per anticipare alcuni nuovi progetti, Myfruit ha interpellato il direttore commerciale, Matteo Abbasciano.

Direttore, può fare un bilancio del 2021?

Per quanto ci riguarda, è andata decisamente meglio rispetto al 2020. Le riaperture nel settore Horeca hanno influito positivamente da questo punto di vista, tanto che siamo cresciuti sia in volumi sia in fatturato. Nello specifico, a livello di fatturato abbiamo chiuso con un +6,5% rispetto all’anno precedente. Ma non è stato affatto facile.

Perché?

La vera sfida è stata quella di garantire, senza interruzioni, le forniture ai nostri clienti, tra mancanze di prodotto, ritardi nei trasporti, aumenti delle materie prime. Per ovviare a questa situazione molto complessa a livello globale, abbiamo sempre cercato di anticipare, rispetto al solito, i nostri approvvigionamenti. Ci siamo trovati a fronteggiare una realtà dove sono saltati un po’ tutti gli schemi.

Quali sono le referenze che hanno trainato maggiormente questa ripresa?

Mandorle, nocciole e noci sgusciate, oltre ai nostri mix originali di frutta secca, sono stati senz’altro al centro del nostro business. Mentre la Gdo ha infatti sostanzialmente mantenuto i volumi, queste referenze sono state le più richieste dal canale Horeca.

Ci sono novità che può già illustrare per il 2022?

Abbiamo diversi progetti. Il primo, a partire già dal mese di febbraio, sarà una confezione doypack salva-freschezza con tanto di zip, per i professionisti della ristorazione e il comparto Horeca in genere. E’ appunto un imballaggio pensato per grandi formati, che dà la possibilità di essere richiuso per preservare la freschezza del prodotto contenuto al suo interno.

Dobbiamo aspettarci altro da quest’anno?

Sicuramente, ma ora è ancora prematuro parlare di novità di prodotto, sulle quali comunque stiamo lavorando.

Quali sono le zone di provenienza della frutta secca che lavorate?

Le nostre nocciole sono esclusivamente italiane; del resto, il nostro Paese è il secondo produttore a livello mondiale e il primo per qualità. Per le mandorle ci rivolgiamo anche in questo caso a una realtà leader a livello mondiale come è la California, e in parte decisamente minore alla Spagna. Per le noci, infine, abbiamo puntato sull’alta qualità di quelle cilene e californiane.

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