14 novembre 2019

Accordi Cina-UE. “Il Pomodoro di Pachino non è tutelato”

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Tra i prodotti da tutelare negli accordi tra Cina e UE siglati nei giorni scorsi non c'è il Pomodoro di Pachino Igp, nonostante sia uno dei più falsificati. A lamentarsi è il direttore del Consorzio di Tutela Salvatore Lentinello che si dice particolarmente amareggiato e intende attivarsi affinché anche l'oro rosso di Pachino rientri nella lista dei prodotti agroalimentari che hanno bisogno di tutela. Nell’arco di quattro anni è infatti in programma l’inserimento di nuovi 175 prodotti su base europea nell’ambito di un ampliamento dell’elenco delle indicazioni geografiche da proteggere in Cina dalle imitazioni e usurpazioni. 

SalvatoreLentinello

Salvatore Lentinello, direttore Consorzio Pomodoro di Pachino Igp

“L’accordo stipulato nei giorni scorsi non premia la scelta di puntare su colture o prodotti prettamente territoriali e di qualità. I produttori si ritrovano, ancora una volta – prosegue Lentinello – ad essere l’anello debole della filiera. Chiediamo alla politica e all’UE un’attenzione più costante ed efficace su queste tematiche”.

Secondo il Consorzio questa vera e propria penalizzazione si aggiunge a quella già subita dall’intero comparto ortofrutticolo siciliano nell’ambito del trattato UE-Marocco in cui le aziende produttrici della Regione a statuto speciale sono state sfavorite su prezzo, costi e tecniche di produzione. “L’intesa con la Cina era nata con l’obiettivo di favorire i rapporti commerciali con un mercato in espansione su cui, come Consorzio, puntavamo – conclude il Presidente del Consorzio – ma l’accordo stipulato non ci tutela in alcun modo ed è indispensabile attivarci per farci sentire nei modi opportuni dalle autorità competenti”.

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