14 febbraio 2018

Accordo commerciale tra Sipo e Agro T18

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Sipo e Agro T18 hanno scelto il salone berlinese Fruit Logistica per presentare ufficialmente la partnership commerciale che consentirà alle due aziende specializzate in ortaggi di essere più forti nel mercato globale.

Entrambe puntano su prodotti di filiera e fortemente legati al territorio d'origine. Agro T18 ha consolidato negli anni rapporti con produttori accuratamente selezionati in varie zone d'Italia ed è in grado di offrire dai carciofi e zucchine siciliani ai pomodori di Pachino fino a tante varietà tipiche legate al territorio piemontese dove si trova la sede.

Nel matrimonio commerciale l'azienda romagnola Sipo “porta in dote” le sue coltivazioni in pieno campo di ortaggi a foglia larga, insalate, indivie, radicchi oltre che  sedani, carote e cavoli a cui si va ad aggiungere un’ampia gamma di ortaggi di nicchia segmentati in famiglie di prodotti come nel caso delle erbe aromatiche che sono proposte con ben 12 specie diverse.

Ramondo_Ceccarini_Fruit_Logistica

Da sinistra: Edoardo Ramondo e Massimiliano Ceccarini. In alto i prodotti delle due aziende nel banco allestito all'interno del ristorante Lavanderia Vecchia di Berlino

“La nostra proposta – spiega Massimiliano Ceccarini, general manager di Sipo – vuole centrare la domanda crescente del mercato internazionale di un prodotto di altissima qualità, garantito da esperienza e professionalità e disponibile con quella flessibilità che solo aziende dinamiche come le nostre possono offrire”.

La rete distributiva di T18 opera al 50% con la gdo e per il restante 50% presso normal trade, centri agroalimentari, ambulanti e HoReCa, sia italiani che esteri. “C’è spazio per ampliare i mercati di riferimento con prodotti che nascono da una cultura dell’eccellenza unica in Europa  legata alla tradizione di generazioni di produttori ma anche aperta all’innovazione e alle più recenti tendenze del mercato – spiega Edoardo Ramondo amministratore delegato di Agro T18 –  innovazioni, nuovo packaging ma anche alleanze strategiche come quella tra noi e SIPO potranno offrire nuovi sbocchi su mercati finora poco presidiati dalla produzione italiana, mantenendo sempre la filiera corta ed il controllo diretto sulle produzioni”.

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