02 maggio 2016

Accordo UE-Cile per prodotti biologici

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A inizio aprile UE e Cile hanno concluso un importante accordo sul commercio dei prodotti biologici. Le trattative hanno portato, infatti, al riconoscimento dell’equivalenza delle norme che regolano la produzione biologica e i controlli. È la prima volta che che viene siglato da parte dell’Unione Europea un accordo “di nuova generazione” di questo tipo sui prodotti biologici, ed è anche il primo con un paese dell’America latina.

Il campo di applicazione dell’accordo è ampio perché riguarda tutti i prodotti biologici contemplati dalle normative UE e potrebbe avere un importante impatto dal punto di vista economico per entrambi poiché riduce i costi amministrativi di certificazione sino ad ora in essere.

In Europa i prodotti biologici vivono ormai da anni un periodo florido che ha cavalcato gli anni di crisi crescendo di anno in anno, diventando uno dei più importanti mercati al mondo, secondo solo a quello degli USA.

Il Cile esporta prodotti biologici, sia freschi che trasformati, principalmente verso Stati Uniti, Canada, Paesi Bassi, Spagna, Regno Unito e Giappone. Nel 2015 le esportazioni hanno generato un giro di affari pari a 212,7 milioni di dollari, con un aumento del 4% rispetto al 2014. L’export verso il mercato europeo l’anno scorso ha generato a valore 43 milioni di dollari e l’ortofrutta bio ha rivestito un ruolo primario, in particolare i mirtilli che l’anno scorso hanno visto un forte incremento raggiungendo un valore all’export pari a 10 milioni di dollari, seguito poi da mele e kiwi. Tutto il comparto dei berries biologici cileni, sia freschi che congelati, vale 110,4 milioni di dollari all’export e nel 2015 è cresciuto del 27%.

Fonte news: www.simfruit.cl | ICE Santiago

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