Complice anche la pandemia, la vendita dei prodotti, anche ortofrutticoli, tramite il canale e-commerce, è cresciuta a ritmi sostenuti. Nonostante il successo, però, quanto si parla di prodotti freschi, l'obiezione è sempre la stessa: il consumatore preferisce scegliere frutta e ortaggi vedendoli con i propri occhi e, possibilmente, toccandoli con mano.
A tal proposito, una svolta potrebbe arrivare dal live-commerce: “Nel prossimo futuro mi aspetto una rivoluzione – ha dichiarato oggi, Roberto Liscia, presidente del consorzio Netcomm, durante il Netcomm Forum 2022, l'evento teso a fare il punto in materia di e-commerce e retail digitale organizzato al Mico Milano Fiera Congressi – Si tratta del live-commerce, il quale permetterà di visionare e acquistare i prodotti online provandoli attraverso la virtual reality. Il che consentirà al consumatore di avere maggiori certezze nell'acquisto, limitando resi e di conseguenza diminuendo anche l'impatto ambientale”.
Che cos'è il live commerce
Il live-commerce, altrimenti detto livestream shopping, è una tecnica di vendita che mixa i vantaggi della vendita in negozio – dove il consumatore vede quello che acquista – con i vantaggi e le comodità tipiche del commercio elettronico. Partito dalla Cina, è ormai realtà anche in Italia, dove sempre più merchant creano eventi live per promuovere prodotti sulla propria piattaforma e-commerce.
In questo modello di vendita un ruolo centrale lo riveste una nuova figura professionale, lo streamer, al quale spetta il compito di promuovere e vendere i prodotti in live streaming.
Nasce la Live streaming school
Streamer non ci si improvvisa, poiché occorre avere competenze specifiche non assimilabili a quelle degli addetti vendita o degli store manager classici. Da qui il progetto della Live streaming school lanciata dalla soluzione di live streaming per e-commerce Marlene (le mele non c'entrano), che propone un percorso formativo per creare professionisti specializzati nella vendita online in diretta.