08 aprile 2024

Aglio spagnolo e carciofi egiziani nel mirino della Cabina di regia

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Sono stati resi noti i risultati dei controlli della Cabina di regia interforze nel settore agroalimentare, eseguiti nel periodo che va dal 20 marzo al 5 aprile 2024.

I nostri prodotti agroalimentari in vendita sul nostro territorio nazionale sono tra i più sicuri d’Europa. I controlli, come dimostrano i report quindicinali rilasciati dalla cabina di regia interforze, composta da Icqrf, comando dei carabinieri, capitaneria di porto, guardia di finanza e agenzia delle dogane e dei monopoli, che ringrazio per l’impegno profuso in queste operazioni, a difesa della qualità e a tutela dei cittadini, sono costanti. Il Governo Meloni è in prima linea per difendere il made in Italy contro le importazioni da Paesi terzi che non rispettano gli standard sanitari, la tracciabilità e le norme sull’origine”. Così il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.

Le ispezioni sono state effettuate presso i principali punti di ingresso nel territorio nazionale. In particolare sono stati effettuate 69 ispezioni nei porti di Livorno, Ravenna, Genova, Pozzallo (Ragusa), Messina, Palermo, Salerno, Bari e Brindisi e 52 nei principali valichi e punti di ingresso sul territorio.

Inoltre, l’Icqrf e il comando carabinieri tutela agroalimentare hanno condotto in autonomia ulteriori 78 controlli sul territorio, mentre l’agenzia delle dogane e dei monopoli nel settore agroalimentare ha monitorato oltre 600 dichiarazioni doganali sui flussi commerciali a rischio, per garantire la correttezza dei traffici, la regolarità e la qualità delle merci.

Quanto all’ortofrutta, l’agenzia delle dogane e monopoli ha individuato un carico di oltre otto tonnellate di carciofi, provenienti dall’Egitto, non ammesso all’importazione in Italia per motivi sanitari.

 Gli Ispettori dell’Icqrf Sardegna, con la guardia di finanza di Cagliari, hanno sequestrato quasi due tonnellate di aglio di provenienza spagnola qualificato in etichetta come prodotto di origine “Italia”.

I carabinieri del comando tutela agroalimentare, ispettori dell’Icqrf e militari della capitaneria di porto, hanno elevato diverse contestazioni amministrative per violazioni dell’obbligo di indicazione dell’origine dei prodotti nei documenti di trasporto, nel sistema di etichettatura, e carenze nella tracciabilità dei prodotti commercializzati.

Fonte: Masaf

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