Domani, venerdì 28 aprile, alle 17,30, nella sala conferenze “Maestro Frateantonio” del palazzo comunale di Avola (Siracusa), si svolgerà il convegno dal titolo “Lʼimportanza dellʼaggregazione certificata e delle azioni di sistema nel confronto con i mercati”, organizzato dal Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, con il supporto del Consorzio di tutela del Limone di Siracusa Igp.
Sono cinque le produzioni Dop e Igp, oltre ad una produzione biologica di tutto rispetto che caratterizzano la produzione agrumicola di eccellenza siciliana. Un paniere composto dall’Arancia Rossa di Sicilia Igp, dalla Dop Arancia di Ribera, dalle Igp Limone Interdonato, Limone dell’Etna e Limone di Siracusa.
L’evento, organizzato nell’ambito del progetto Dop e Igp finanziato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea con il patrocinio del Comune di Avola e della Federazione regionale degli ordini dei dottori agronomi e dottori forestali della Sicilia, è rivolto ai produttori e tecnici con il coinvolgimento delle altre fasi della filiera agrumicola, della ricerca scientifica e stakeholders istituzionali, con l’obiettivo di sottolineare l’importanza di associarsi a strutture di valorizzazione aggregate (consorzi di tutela e distretti) per l’affermazione dei prodotti certificati sui mercati, ma anche del territorio di appartenenza che esprime know how e strumenti in grado di creare le giuste connessioni per aumentare la competitività.
Dopo l’introduzione della presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, Federica Argentati, e i saluti di Rossana Cannata, sindaco di Avola, Alessandra Campisi, presidente del Consorzio di tutela del Limone di Siracusa Igp, Francesco Gurrieri, presidente Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Siracusa, si svolgerà la tavola rotonda, moderata dalla giornalista Letizia Carrara, a cui parteciperanno: Francesco Ancona, agronomo e delegato cda Distretto Agrumi per produzioni biologiche, Angelo Barone, presidente Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo, Silvia Di Silvestro, responsabile della sede di Acireale del Crea-Ofa, Alessandra Gentile, professore ordinario di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree Di3A- UniCt, Salvatore Giardina, produttore e operatore commerciale Gruppo F.lli Giardina, Giannantonio Interdonato Caminiti, presidente Consorzio di tutela Limone Interdonato di Messina Igp, Chiara Lo Bianco, imprenditrice agricola e presidente BioSikelia, Renato Maugeri, presidente Consorzio di tutela del Limone dell’Etna Igp, Marinella Schifitto, imprenditrice agricola e responsabile commerciale dell'azienda agricola Bioverde, e la stessa presidente Federica Argentati. Concluderà Giovanni Luca Cannata, vicepresidente della Commissione bilancio, tesoro e programmazione Camera dei Deputati.
Nel corso dell’iniziativa verrà proiettato il video “Sicilia, un’isola magica”, realizzato nell’ambito delle azioni di comunicazione e promozione del progetto finanziato dall’Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, e degli investimenti che hanno realizzato i Consorzi di Tutela nell’ambito dello stesso progetto.
“L'evento – anticipa la presidente Argentati –mira a sottolineare quanto importante sia certificare le produzioni, tanto per aumentarne il valore intrinseco, quanto per consentirne maggiore tutela nella filiera e impatto nei mercati ed attivare un confronto diretto con le imprese che saranno presenti in sala. Se è importante certificare fondamentale diventa una diretta interlocuzione con la filiera al fine di intercettarne le problematiche e necessità complessive e puntare ad una qualità certificata sostenibile economicamente, rispettosa dell’ambiente, dei fattori produttivi e del territorio. Oggi, il settore compete anche con nuovi mercati dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo che hanno alzato il proprio livello di specializzazione. Per essere competitivi è necessaria anche un’azione di sistema che i Consorzi di tutela ed il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia propongono ormai da anni e che necessita di una maggiore consapevolezza e partecipazione da parte della filiera agrumicola siciliana”.
Fonte: Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia