24 ottobre 2023

Agrumi in convegno a Catania

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Venerdì prossimo, 27 ottobre, all’Aula Magna Di3A, in via Santa Sofia 100 a Catania, si terrà un convegno cruciale per la salvaguardia dell’agrumicoltura nazionale e internazionale, coordinato dal Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia.

L’evento, intitolato Azioni di sistema per prevenire il Greening (Huanglongbing) degli agrumi, ha l’obiettivo di creare consapevolezza diffusa e sensibilizzare produttori, tecnici ed operatori sul pericolo rappresentato dall’Huanglongbing (Hlb), noto anche come Citrus Greening, grave emergenza fitosanitaria che minaccia l’agrumicoltura mondiale e che ha già distrutto milioni di piante in paesi extra europei; oltre a sollecitare le istituzioni ai diversi livelli per creare strumenti di prevenzione e contenimento. Sarà particolarmente importante la partecipazione delle imprese, tecnici ed operatori che a vario titolo operano nelle filiere agrumicole italiane.
L’Hlb è una minaccia significativa che ora si propaga come una seria emergenza fitosanitaria anche in Europa, con conseguenze potenzialmente disastrose per l’agrumicoltura mondiale.

Il convegno sarà inaugurato da saluti istituzionali a cura di Mario D’Amico, direttore del Dipartimento Di3A dell’Università degli Studi di Catania; Giuseppe Gelsomino, assessore alle Attività produttive del Comune di Catania; e Aurora Ursino, presidente ODAF Catania e delegata Federazione Ordini Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Sicilia.

Introduce e modera la presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, Federica Argentati, che approfondirà il tema della “costruzione di un percorso virtuoso di sistema a il supporto della filiera agrumicola nazionale”.

Tra gli argomenti centrali, verrà discusso il ruolo cruciale della ricerca europea nella prevenzione della diffusione della malattia, l’andamento degli scambi commerciali agrumicoli a livello internazionale, e gli strumenti di controllo e piani di contingenza.

Il convegno (qui il programma completo) sarà articolato in tre sessioni, intervallate da interventi programmati di rappresentanti del settore agrumicolo e delle istituzioni.

Federica Argentati commenta: “Da terra di agrumi, sorgente di eccellenza e tradizione, la Sicilia consolida questo fondamentale percorso di condivisione e collaborazione tra la comunità scientifica e il mondo produttivo. Le imprese, in particolare, devono essere attive nella partecipazione, anche perché su problematiche trasversali di questo genere, è necessario che ogni impresa abbia cura della filiera al di là dei propri interessi strettamente aziendali. Come dico sempre: serve una ricaduta etico-sociale dell’impresa. Auspichiamo, quindi, che questo impegno possa fungere da ispirazione anche per le Istituzioni e per le altre regioni agrumicole del nostro Paese. La coesione che stiamo attivamente promuovendo è volta a creare un vero e proprio modello, oltre ad evidenziare un problema cruciale e trasversale per l’intera filiera agrumicola italiana. La nostra speranza è che questa iniziativa, nata sotto il coordinamento del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, possa fungere da catalizzatore tra le diverse realtà agrumicole italiane”.

Fonte: Distretto produttivo agrumi di Sicilia

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