Facchini, probabilmente di origine straniera, si sono scontrati con camionisti del sud Italia all'interno del mercato Caat di Torino. Una lotta di concorrenza sugli spazi di lavoro. Secondo alcune ricostruzioni è stata un'aggressione a colpi di mazza da baseball, dai piani alti del mercato confermano lo scontro, ma “è stato essenzialmente verbale”. La questione della civile convivenza esiste e il direttore Gianluca Cornelio Meglio sottolinea su questo tema un grande investimento per potenziare la video sorveglianza: l'installazione di 100 telecamere, più una centrale di controllo con strumenti sofisticati come l‘intelligenza artificiale.
Sappiamo che il Centro agroalimentare di Torino è sicuramente una struttura dinamica che investe in innovazione, hanno pure identificato e curato la e-zone per veicoli a emissioni zero o comunque ridotte, e porta avanti politiche generose di solidarietà verso le persone bisognose. Un modello nel contesto italiano, ma anche nelle buone famiglie ci sta qualche criticità.
Sull'episodio recente ci sono versioni differenti, ma il direttore assicura: “Non hanno neanche presentato denuncia”. In passato qualcosa è successo. Ad agosto 2019 c'è stato un raid violento. Protagonisti quattro egiziani portati a processo ed accusati di vari reati – dalla rapina aggravata in concorso a lesioni personali aggravate sempre in concorso – messi in atto per conquistare il monopolio del mercato del facchinaggio.
Una guerra tra poveri di cui abbiamo parlato anche per il mercato di Milano dove molte persone disperate, almeno fino ai mesi scorsi, scavalcavano i muri di ingresso per poter entrare nel sito e poter così conquistare un'occupazione precaria, limitata, insicura ma preziosa. In quel caso i grossisti avevano chiesto più interventi di sorveglianza e riduzione del danno. In queste comunità non mancano le criticità che i mercati italiani cercano di ridurre.
Investimento sulla sicurezza: 100 telecamere e intelligenza artificiale
Il direttore assicura massima attenzione al tema. “Si è trattato di persone esterne al mercato. Noi abbiamo un progetto con investimenti importanti sulla video sorveglianza. Sono previste oltre 100 telecamere e una control room dove si farà ricorso anche a strumenti di intelligenza artificiale. Si controlleranno gli alert sulla violazione delle norme: dal rispetto delle regole sulla circolazione all'abbandono dei rifiuti. Lavoriamo per migliorare la civile convivenza e far rispettare le regole del Centro agroalimentare”.