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10 luglio 2024

Albicocca: il frutto snack dell'estate 2024

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Più resistente, trasportabile e si mangia meglio. L'albicocca come uno snack.  Questo il format che sta prendendo piede per un frutto che regala soddisfazione ai produttori nonostante le non lievi problematiche legate agli eventi climatici sia al sud che in Romagna.  

La conferma arriva anche da mercati all'ingrosso, da Bergamo Federico Fapanniresponsabile vendite dell'azienda Ortobergamo: "Nonostante le criticità climatiche si vende con continuità e negli ultimi anni si registrano sviluppi molto interessanti dai produttori italiani, ormai non lavoriamo più con la Francia con cui si chiudeva la stagione". 

Il gusto e la comodità di consumo

Rispetto ad altri frutti l'albicocca presenta minori effetti collaterali, soprattutto se si pensa al consumo dei bambini, e una maggiore praticità. 

Ha usato, a ragione, la parola snack Davide Vernocchi, durante l'ultima conferenza stampa dove il Gruppo ha fatto il punto su diversi prodotti. Il vicepresidente di Apo Conerpo e di Agrintesa Alberto Guerra ha sottolineato le criticità produttive della varietà  Hayward del kiwi - tra cui le albicocche. 

"C'è una buona richiesta. Viene visto come uno snack, molto apprezzato dal consumatore". Insomma più facile da mangiare, più comodo da trasportare e la ricerca ha portato a nuove varietà, pensiamo anche a quelle rosse, che stanno conquistando il mercato. E il prezzo è sostenuto. Abbondantemente sopra i 2 euro, ma si arriva anche ai 4. 

Bene nonostante i problemi creati dagli eventi climatici

Anche le albicocche non sfuggono alle conseguenze degli eventi climatici estremi. Basta sfogliare il report di Apo Conerpo sui confronti della produzione tra 2023 e 2022.  Il calo non è stato grave come per le pere, l'anno scorso la produzione è scesa del 69%, ma considerevole: ben il 43% in meno di produzione nel 2023. In termini numerici: da 13.559 tonnellate a  7.699. Un bel colpo. 

Quest'anno? In una comunicazione di giugno Mauro Laghidirettore generale di Alegra, ha parlato di situazione in chiaroscuro in Romagna con la grandine "a impattare negativamente sui volumi" mentre al sud ha inciso negativamente il "gran caldo". Ma sul mercato c'è richiesta di prodotto. 

Dai mercati: "Si vende sempre, con continuità"

Federico Fapanniresponsabile vendite dell'azienda Ortobergamo, dal mercato ortofrutticolo all'ingrosso della città lombarda riconosce le qualità snack del frutto e sottolinea: "Le albicocche le vendi sempre, una grande continuità  nonostante il cattivo tempo e la grandine in Romagna". Il prodotto non sarà perfetto, ma ha qualità che lo rendono attraente per il consumatore. 

Il responsabile vendite offre la sua analisi a myfruit.it. "Oggi la campagna italiana arriva così lunga che non ha più senso comprare dalla Francia. Almeno fino a 5/6 anni fa acquistavo dei bilici pieni di albicocche. Avevano varietà interessanti come la Bergeron. Ora c'è un grande sviluppo in Italia  e il cliente a parità di qualità sceglie sempre la varietà nazionale. Le nostre aziende hanno puntato anche su varietà tardive e la stagione si è allungata. Prodotto dalla Romagna o dalla Puglia con la varietà Nelson che ha preso tantissimo piede. Poi varietà nuove come la  Vaniglia Cot dalla Sicilia, un cioccolatino  da mangiare".

Stagioni che si allungano: dalle albicocche all'uva passando per le fragole 

Questa filiera sta dando soddisfazione. "Prima le albicocche erano presenti per tre mesi ora la campagna raddoppia i mesi". Succede anche per l'uva dove se non la produzione almeno il consumo è da 12 mesi. "Noi stiamo cercando uva senza semi che ormai la vendi tutto l'anno - conclude il commerciante - Finita la campagna dall'estero - dal Sudafrica all'India -  si inizia con la siciliana e poi ora si parte con la Puglia". Anche con le fragole che oltre al consumo vedono una produzione 12 mesi made in Italy

 


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